Peluso: «La difesa inviolata
è merito di tutta la squadra»

In casa Atalanta è tempo di difesa. La squadra bergamasca è imbattuta dall'inizio del torneo grazie alle parate di Consigli e a un reparto ben collaudato, dove Federico Peluso ha saputo ritagliarsi uno spazio importante.

«Dobbiamo continuare a lavorare così - esordisce il difensore romano -. Il merito dell'imbattibilità non dipende solo dalla difesa, ma dalla squadra nel suo insieme: siamo sulla strada giusta. Consigli è un giocatore importante e ha contribuito con ottime parate, ma il merito è da dividere con il resto del gruppo. Siamo ovviamente contenti di non aver subìto gol, soprattutto per un difesa che si conosce da tanto tempo».

Il gruppo atalantino non si difende solo in campo, ma anche a parole: dopo Colantuono, Barreto e Talamonti, anche Peluso ha poca voglia di parlare dell'ex tecnico atalantino Antonio Conte, ora mister senese, che lo lanciò come centrale difensivo nella scorsa stagione. «Non dobbiamo sfruttare energie per pensare a fatti extracalcistici. La serie B è un campionato lungo e non c'è tempo per pensare a questo. Adesso sono concentrato su questa stagione e penso solo alle occasioni che mi darà mister Colantuono».

Peluso ha ben chiaro quali potranno essere i punti deboli degli avversari ed è cosciente dell'importanza del match, ritenuto importante, ma non decisivo dopo poche giornate di campionato. «Sappiamo che è una partita di cartello - conclude il numero 13 atalantino -, ma dovremmo scendere in campo sereni. Abbiamo un'idea di cosa ci aspetta, dato che il mister lo conosciamo e sappiamo come gioca».

«È una squadra del nostro livello, molto forte soprattutto nel reparto offensivo. Gli esterni delle squadre di Conte pensano più ad attaccare che a difendere: dovremmo essere bravi a sfruttare i loro punti deboli. Sarà una partita di grande interesse, ma dopo soli 5 turni non può essere decisiva. Dovremo scendere in campo con la giusta concentrazione, perché l'avversario è tosto. Il Siena è una delle favorite alla promozione, ma non dimentichiamoci che noi non siamo da meno e scenderemo in campo per cercare il massimo».
 Simone Masper

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