Buonaventura cuore e piedi d'oro:
«È ora di vincere a tutti i costi»

Idee alquanto chiare e cariche di sostanza nonostante i 21 anni compiuti il mese scorso e il recente ingresso nella rosa titolare a disposizione di Stefano Colantuono con l'imperativo categorico dell'immediato ritorno nella massima categoria. Questo è Giacomo Bonaventura, centrocampista e all'occorrenza trequartista, originario di San Severino Marche, voluto anni fa per crescere calcisticamente da Mino Favini nel prolifico vivaio di Zingonia, ospite lunedì sera di «Tutto Atalanta», a Bergamo TV. Doverosa nota di cronaca: Bonaventura in questo inizio di campionato di serie B si è già messo concretamente in vista tanto da risultare, quasi sempre, tra i migliori atalantini schierati dall' allenatore laziale. Tra i tanti messaggi inviati dai telespettatori durante la trasmissione all'indirizzo di Bonaventura scegliamo questo: «Buonaventura cuore e piedi d'oro».

LA SCONFITTA DI SIENA
«Ritengo che si sia stati inefficaci, in primo luogo, negli ultimi trenta metri - ha commentato il calciatore -. Inoltre abbiamo ristagnato troppo nella loro metà campo facilitandoli nelle ripartite. A questo punto sta a noi tornare vincenti e dovremo dimostrare già da sabato di saper reagire. Una cosa è, comunque, certa: nessun atalantino si tirerà indietro pur di riprendere la marcia più idonea per raggiungere l'obiettivo che tutti conosciamo».

L'ASTINENZA DEGLI ATTACCANTI
Sulla mancanza di gol, Bonaventura è certo: «Gli attaccanti si sbloccheranno in fretta ed allora ne vedremo, di sicuro, delle belle - dice -. Ardemagni, come sostiene il mister, sente un po' di pressione sulle spalle ma non esiste punta che se non segna non si senta al top».

LA MIA POSIZIONE IN CAMPO
Per lui invece giocare a destra o a sinistra «è praticamente uguale». «Sono in grado di operare anche come mezz'ala pura - commenta il giocatore -. In un centrocampo a quattro potrei essere impiegato come mezz'ala centrale. Ad ogni buon conto sono sempre a disposizione dell'allenatore come dire che per me l'importante è giocare. Il mister mi ripete che bisogna finalizzare: mi auguro di poterlo accontentare il più presto possibile».

A BERGAMO DALL' ETA' DI 16 ANNI
Bonaventura è a Bergamo da quando ha 16 anni e c'è una persona che gli sta nel cuore: «Favini mi ha sempre aiutato parecchio - ammette -. Fu l'allenatore Pala a sottopormi a dei provini: una volta selezionato ho proseguito nel mio meglio. La passata stagione la società mi ha mandato, a gennaio, in prestito a Padova. All'inizio non ho reso al massimo poi, però, sono riuscito gradualmente a inserirmi. In estate sono tornato a casa con enorme soddisfazione».

«NESSUN TIPO DI MODELLO»
«Non amo identificarmi in modelli - ammette a Bergamo Tv -: da parte mia cerco di dare il massimo per crescere in maniera adeguata. Sono dell'idea che mi ha fatto bene assentarmi temporaneamente dall'Atalanta perché dalla Primavera alla squadra titolare il salto è notevole».

«È ORA DI VINCERE A TUTTI I COSTI»
Poi un occhio a sabato: «Con la Regina dobbiamo vincere a tutti i costi: i nostri avversari verranno a Bergamo piuttosto guardinghi come del resto opereranno le altre squadre. Non dimentichiamo, inoltre, che nell'ultimo match i calabresi hanno infilato quattro reti al Modena: da qui massimo rispetto».

Arturo Zambaldo

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