Carmona, l'ex si prepara
«Con la Reggina per vincere»

Carlos Carmona è l'ultimo in ordine di tempo ad aver compiuto il viaggio di sola andata Reggio Calabria – Bergamo. Per lui quella di domenica contro la Reggina non sarà una partita come tutte le altre, ex di turno insieme a Barreto, Capelli, Ceravolo e al fuori lista Amoruso. «È la prima volta - esordisce Carmona - che mi capita di incontrare una mia ex squadra. Ho lasciato tanti amici a Reggio Calabria: è una sensazione strana, ma dovrò pensare solo alla partita. Dovremo vincere per forza sia per la classifica che per il nostro pubblico».

L'espulsione subita contro il Pescara è stata una pecca che il giovane cileno vuole immediatamente cancellare dall'album dei ricordi per tornare in campo insieme ai suoi compagni, che a Siena ha visto in progresso nonostante la sconfitta.«A Pescara ho sbagliato. La partita era finita, vincevamo ed eravamo tranquilli, ne ho parlato anche con il mio amico Barreto: non succederà più. A Siena ho visto una bella Atalanta. I nostri avversari si sono chiusi in difesa dopo aver segnato il gol: nella restante parte del match abbiamo giocato noi. Abbiamo fatto un passo in avanti, anche se visto il risultato qualcuno pensa di no. Il mister ha utilizzato nella ripresa uno schema che ho già provato. In nazionale ho fatto sia il mediano basso che l'interno destro nel centrocampo a tre e posso essere schierato in tutte e due le parti del campo. Nel primo caso potrei stare davanti alla difesa e fare girare il pallone, mentre come interno potrei essere sicuramente più presente in zona gol, a sostegno degli attaccanti».

Carlos Carmona sa cosa aspetta la sua squadra nel prossimo incontro e soprattutto è cosciente dello spirito tattico del mister reggino, per nulla considerato difensivista. «La Reggina è una squadra giovane, che correrà tantissimo e non si chiuderà in difesa. È la mentalità di mister Atzori, che ho potuto conoscere nel mese di preparazione trascorso con la squadra amaranto. Tra i tanti giovani scelgo Viola e Rizzo, davvero bravi. Dal punto di vista dei risultati non sono stati due anni bellissimi, ma mi sono serviti a crescere. Non ho alcun rimpianto, perché con quella maglia ho dato tutto».

Il ragazzo cileno, di poche parole e con un italiano, secondo lui, ancora da affinare, è al settimo cielo per come stanno andando le cose nella sua nuova squadra. «Mi sto trovando bene a Bergamo – conclude il numero 26 nerazzurro - Tutti mi danno una mano, soprattutto il mio amico Barreto. Al mio arrivo non pensavo nemmeno di andare in panchina, invece mi sono ritrovato titolare. Sono contento, il mio ambientamento sta andando bene. Sarei venuto anche prima a Bergamo, una volta terminato il mondiale. Non chiedevo la Serie A a tutti i costi, ma solo di giocare in un club serio: qua ho trovato quello di cui avevo bisogno».
Simone Masper

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