Colantuono: in campo non siamo robot
«Mancanza di gioco? Non è vero»

«Abbiamo fatto un'ottima partita e in 10 non potevamo fare di più. Forse il gioco è stato spezzettato e probabilmente siamo stati poco precisi sotto la porta».

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 Una lunga escalation di emozioni fino al finale ricco di tensione. Potrebbe essere il resoconto di una partita dell'Atalanta, invece stiamo parlando della conferenza stampa di lunedì 27 settembre dall'allenatore Stefano Colantuono. Il mister romano ha criticato tutti quelli che imputano alla mancanza di un gioco efficace la partenza al rallentatore della squadra atalantina, riferendosi al sondaggio del nostro sito.

«Sentire parlare di mancanza di gioco mi fa cadere le braccia – esclama un agitato Colantuono – Giochiamo anche troppo bene per la Serie B. Che cosa intendono per giocare bene? È un discorso che ho già sentito 5 anni fa, mi dispiace. In quei 2 anni eravamo la miglior squadra a saper ripartire secondo gli addetti ai lavori, un calcio diverso, fatto d'attesa, molto più facile di quello che stiamo cercando di fare. Sembra che ci si dimentichi che la squadra viene da una retrocessione, se il paragone è con la squadra della scorsa stagione posso dire che non esiste confronto. Gli addetti ai lavori dovrebbero rimarcare questo, perché la gente può confondere risultati e gioco: se si guardano i primi posso essere d'accordo sulle critiche, ma nel secondo caso non ci sto. È molto più difficile fare un calcio propositivo in Serie B che una partita attendista nella massima serie. Mi va di pensare che i fischi fossero rivolti all' arbitro. Sarebbe stato ingeneroso fischiare la squadra dopo una partita così, anche se è diritto di ogni spettatore pagante approvare o meno la prestazione della squadra».

Contro la Reggina, l'allenatore nerazzurro ha visto un'ottima Atalanta, alla quale è mancato solo il gol del raddoppio. «Anche in 10 abbiamo continuato a fare la partita, non ci siamo rintanati nella nostra metà campo. Abbiamo provato a vincere, ma in inferiorità è più difficile: ho visto un'ottima partita dal punto di vista dell'intensità, dell'aggressività e delle trame di gioco. Purtroppo non siamo riusciti a raddoppiare e l'espulsione ha poi deciso il match. In questo momento siamo anche poco fortunati nella finalizzazione, dato che abbiamo avuto 6-7 palle gol nitide, senza dimenticare la bravura di Bonazzoli sul gol subito. Siamo tutti dispiaciuti per il risultato, ma alla squadra non si può chiedere di più, forse solo un po' di cattiveria sottorete».

Nello scorso week-end il mondo arbitrale è stato ancora una volta attaccato dalle società vittime di decisioni sbagliate. Così Colantuono cerca di spiegare cosa sta succedendo e come la squadra bergamasca sia stata penalizzata da episodi sfavorevoli. «C'era un metro di fuorigioco clamoroso nell'azione del salvataggio di Troest. L'espulsione di Raimondi non c'era, in particolare la seconda ammonizione: sia chiaro che non sto cercando scusanti. Senza dubbio è un momento in cui c'è un po' di confusione e poca brillantezza nella classe arbitrale. Ci vorrebbe solo più d'attenzione e una maggiore collaborazione del direttore di gara con tutti gli assistenti».

Tra le liete novelle della sfida contro i calabresi troviamo la prestazione di Matteo Ardemagni, ancora all'asciutto, ma apparso in miglioramento. «Ardemagni è stato agevolato dal nuovo modulo, ha fatto una buona gara andando vicino al gol e mettendosi in luce insieme a Ruopolo: può fare ancora meglio. Ruopolo era stremato e ha chiesto il cambio, Ardemagni è uscito a 5 minuti dalla fine, sperando in un guizzo di Bonaventura o Ceravolo: i cambi erano scontati e scritti, dato che con la squadra in 10 dovevamo solo cercare la profondità e le ripartenze».

Nella prossima sfida di Modena contro il Sassuolo, l'allenatore romano non stravolgerà la squadra, affidandosi ancora al 4-3-1-2. «Non cambierò modulo, abbiamo avuto delle conferme importanti e non avevo dubbi che questo schema potesse funzionare, soprattutto in base alle caratteristiche dei nostri centrocampisti. Il 4-4-2 può sempre essere riproposto in ogni momento, visto che è uno schema collaudato: ora lo schema migliore è quello visto con la Reggina. Sarà difficile recuperare Manfredini, più probabile l'impiego di Tiribocchi».

 La partita contro la Reggina ha lasciato in dote un solo punto, ma Stefano Colantuono vede il cosiddetto bicchiere mezzo pieno, in riferimento a quanto fatto dalla sua squadra sino ad ora.«L'Atalanta - conclude il mister romano - contro il Vicenza non ha fatto bene, a Varese non è stata una bella partita, ma da quel momento in avanti siamo sempre cresciuti, statistiche alla mano. Credo che alla mia squadra manchino 4 punti, le mancate vittorie contro Frosinone e Reggina. Non sono preoccupato, la strada giusta è questa. In settimana lavoreremo nello stesso modo di quella precedente: significa che non ci sono stati problemi o fasi di gioco da rivedere. Abbiamo subito solo il gol e un calcio da fermo, è stata una partita stregata, come quella contro il Frosinone. L'importante è che manteniamo questa mentalità: a forza di produrre prima o poi realizzeremo di più. Nulla da dire sul piano fisico: abbiamo corso tantissimo e fatto la partita. È normale perdere brillantezza in 10, mica siamo dei robot».

Simone Masper

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