Mondonico: «Gli svincolati? No
Avanti con quelli che abbiamo»

Emiliano Mondonico non si nasconde mai dietro un dito. Reduce dalla scoppola di Padova, il Mondo si prende tutte le responsabilità e anche qualcuna in più, non si aspetta niente dal mercato ed è pronto ad andare avanti coi giocatori che ha.

Ciò che colpisce maggiormente della conferenza stampa di martedì è l'aggettivo «mia» riferito alle fasi difensiva e offensiva tutt'altro che efficaci: fa da parafulmine e difende i suoi ragazzi dalle critiche, facendo capire che i rimproveri a quattr'occhi non sono mancati.

Mister, a Padova è andata proprio male…
«Non è stata una delle nostre migliori prestazioni: pensavo che avremmo fatto meglio, ma l'attacco del Padova ci ha messo in difficoltà: nonostante ciò, ci sono stati un paio di episodi discussi in area avversaria e abbiamo avuto qualche occasione. Fosse arrivato un gol, la partita sarebbe cambiata».

Resta il fatto che la squadra ha faticato troppo.
«Siamo d'accordo, dobbiamo migliorare: la mia fase difensiva è stata insufficiente e la mia fase offensiva è stata inesistente. Dovremo fare in modo che non sia più così».

Come fare a migliorare questi aspetti?
«Non ritengo ci fosse motivo per cui, per esempio, la mia fase offensiva fosse inesistente: ora dovremo fare delle valutazioni».

Possibile qualche avvicendamento?
«Bisogna capire se la prestazione di Padova sia stata una semplice giornata storta oppure no: lo diranno i prossimi allenamenti».

Si aspettava qualcosa in più dalla squadra?
«Sicuramente c'è stato molto rammarico nel dopopartita: la flessione del secondo tempo dell'amichevole di mercoledì scorso avrebbe dovuto essere un campanello d'allarme, ma, sbagliando, non me ne ero reso conto. D'ora in poi farò maggiore attenzione a questo genere di cose».

Può trattarsi di un problema di condizione?
«Non credo, semmai è un discorso psicologico, quando prendiamo gol, andiamo in difficoltà: ci soffermeremo su questo aspetto».

Sicuro che non sia il caso di operare sul mercato svincolati?
«Credo di essere sulla stessa linea d'onda di presidente e società se dico che dare importanza a questi discorsi significa perdere di vista ciò che abbiamo a disposizione: ci dobbiamo concentrare per fare rendere al meglio questi giocatori, gli altri aspetti non mi vedono di certo protagonista».

Intanto, scatta l'emergenza difesa: la soluzione può essere un assetto a tre?
«Si tratterà di fare la conta e vedere chi c'è: Regonesi di certo non ce la fa, per le altre valutazioni aspetto giovedì o venerdì, quando avrò le idee meno confuse a riguardo».

Quello che arriva sabato è un Pescara diverso da quello affrontato in Coppa?
«Dopo quella partita, ha cambiato modo di giocare e si sta esprimendo alla grande: anche noi non siamo gli stessi, ma vogliamo essere competitivi».

Il prossimo mese sarà decisivo per capire quale sia il vero AlbinoLeffe?
«Dipende da quanto c'è ancora da scoprire».

Appunto: quanto?
«Ognuno si dia una risposta…». Il Mondo alza il baffo e se ne va: criptico come sempre, mai contagiato dal germe della banalità.
Matteo Spini

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