Colantuono: «È impossibile
giocare la ripresa agli stessi ritmi»

Alla vigilia del match interno contro l'Ascoli, l'allenatore Stefano Colantuono ha voluto chiarire un concetto fondamentale, rispondendo a chi ha accusato la squadra bergamasca di attraversare una fase calante nel corso dei secondi tempi. «Per me non c'è il calo - afferma con convinzione l'allenatore romano -: non possiamo fare un secondo tempo con i ritmi del primo: la squadra deve rifiatare. Le altre squadre giocano sempre di rimessa. Siamo sempre costretti a fare la partita, riconquistare palla e riproporci in continuazione, ed è normale che spendi maggiori energie dell'avversario. Ci può stare che quando gli altri reagiscono sembra che soffriamo, anche se a Novara prima del gol non è stato così. Quello non è un calo, è la squadra che rifiata. Il nostro calcio è dispendioso: capita di essere meno brillanti nel secondo tempo».

Dopo soli tre giorni dalla sconfitta di Novara, la squadra nerazzurra tornerà in campo al Comunale contro l'Ascoli, allenato da Elio Gustinetti, sabato 16 ottobre alle 15. «La squadra è brillante, nonostante gli impegni ravvicinati. Tutti abbiamo giocato tre partite in una settimana: questi problemi li avranno anche le altre squadre. Sono convinto che siamo pronti per fare una grande partita. Il campionato cadetto è così: dobbiamo farci l'abitudine perché capiterà spesso. Sicuramente è una situazione che logora, ma dobbiamo abituarci. Sappiamo tutti che dobbiamo migliorare in zona gol: l'importante è che la squadra giochi con la stessa mentalità, con lo stesso atteggiamento. Bisogna capitalizzare meglio: credo che il problema si possa risolvere, con il Tir nelle migliori condizioni e la squadra tirata a lucido».

Intanto la squadra che affronterà l'Ascoli sembra fatta, come conferma l'allenatore nerazzurro. Dalla lista dei convocati esce Peluso, dopo l'infortunio di Novara, e rientra Talamonti: il centrale argentino partirà almeno dalla panchina. Confermata la linea mediana, dietro le punte tornerà a giocare Cristiano Doni, per il quale il mister ha speso parole importanti. «Doni fa crescere il tasso di qualità della nostra squadra ed è in grado di dare una mano a chiudere le partite. Se giochi un primo tempo come quello di Novara devi chiuderlo in vantaggio, altrimenti diventa dura. È un giocatore decisivo, che detta i tempi, che fa gol: non si possono fare paragoni con Bonaventura. Il ragazzo deve lavorare per diventare come il capitano: diamogli tempo».

Le due punte saranno Tiribocchi e Ruopolo con Ardemagni in panchina, come previsto dallo staff atalantino prima di questa settimana ricca d'appuntamenti. Per l'ennesima volta da Pescara in avanti, Leonardo Pettinari non figura tra i possibili titolari. «Il sistema di gioco non lo aiuta, ma consideriamo che nelle ultime partite ci siamo sempre giocati un cambio in difesa. Se non sarò costretto a fare altri cambi in quel reparto potremmo rivederlo in campo provando soluzioni alternative. Può giocare anche in un 4-3-3, dato che lui è nato come terzo d'attacco, addirittura partendo da destra».

Contro la squadra marchigiana il mister romano si aspetta una partita simile a quelle viste a Bergamo dall'inizio del campionato.«È un'altra squadra che ci farà sudare molto, oltre al fatto che Gustinetti ci terrà a fare bene a casa sua. Hanno problemi tra infortuni e squalifiche, ma sono una squadra tignosa, che non molla mai. Dobbiamo sbloccarla subito per metterla sui binari giusti».

Probabile formazione Atalanta: Consigli, Raimondi, Troest, Capelli, Bellini, Carmona, Barreto, Padoin, Doni, Tiribocchi, Ruopolo.

Simone Masper

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