Il commento di Arturo Zambaldo:
«Sconfitti dai penultimi in classifica»

«Le partite di calcio, durano come si sa due tempi ma evidentemente non per la recidiva Atalanta. L' aggravante, però, arriva da Piacenza visto che i nerazzurri non solo in vantaggio di due reti nei quaranticinque minuti iniziali ne hanno poi subiti tre, ma la sconfitta l'hanno subita dai penultimi della classifica. Qui gli slogan del dopopartita, da parte di supporter e media bergamaschi sono tutti riconducibili ai classici “incredibile” o “senza parole”. Altro, quindi, che la goleada annunciata, non senza una certa giustificazione, alla vigilia. Ma ciò che sconcerta ulteriormente è, come ricordato, un due a zero rifilato, nel primo tempo, ad avversari costretti, praticamente, a rimanere nella propria metà campo senza la minima possibilità di rendersi, pericolosi. E l' Atalanta di quel periodo era stata, diciamola tutta, magnificata all' unanimità appropriandole il megafonato ruolo estivo di candidata all' immediato ritorno nella massima categoria.

Da “radio scarpa” è uscita la voce di un Colantuono, durante l' intervallo, più che mai determinato e con toni altisonanti nell' invitare, ad uno ad uno, i giocatori ad un rientro in campo con la medesima concentrazione sino allora benevolmente evidenziata. Risultato: l' esatto contrario. Ed è la sorprendente metamorfosi in negativo che andrà spigolosamente analizzata a puntino dall' intero gruppo atalantino. Guai a non trovare una rigorosa e convincente spiegazione a breve. E' vero che il campionato cadetto è eternamente lungo ma se si vien castigati, come nel caso di Piacenza, da avversari in piena bagarre-salvezza come si possono mantenere intatti la fiducia e l' ottimismo in chiave prossimo-futuro. Contagiati anche dalla delusione del momento parecchi tifosi, tramite messaggi inviati durante l' appuntamento con “Tutto Atalanta”, su Bergamo Tv hanno criticato non poco l' operato di mister Stefano Colantuono. Tempestivo, comunque, l' intervento del presidente Antonio Percassi che non ha esitato a confermare, come già in altre circostanze, la piena fiducia al tecnico di Anzio».

Arturo Zambaldo

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