Raimondi ritrova il Livorno:
«Basta cali, si deve vincere»

L'anticipo contro il Livorno, al Comunale venerdì sera, sarà un match particolare per Raimondi. Il terzino, al primo anno con la casacca nerazzurra, proviene dalla società toscana, con la quale ha collezionato 32 presenze nel 2009/2010.

L'anticipo contro il Livorno, in programma al Comunale venerdì 26 novembre alle 20.45, sarà un match particolare per l'atalantino Cristian Raimondi. Il terzino bergamasco, al primo anno con la casacca nerazzurra, proviene infatti dalla società toscana, con la quale ha collezionato 32 presenze nella massima serie nel 2009/2010. «E' stato un anno negativo per la retrocessione - esordisce il numero 7 -. Personalmente mi sono trovato bene, dato che ho giocato tanto e ho avuto un ottimo rapporto con la società, la quale non era molto d'accordo sulla mia partenza. Il presidente Spinelli sapeva che l'Atalanta per me era il massimo: è stato corretto, l'ha capito e mi è venuto incontro».

Lasciato da parte il passato, Raimondi fotografa così la squadra amaranto, con la quale ha avuto modo di svolgere il ritiro estivo: «Sarà una sfida particolare, dove ritroverò diversi giocatori di mia conoscenza. Sono una buona formazione con un buon allenatore: giocano con il 4-4-2, sfruttando molto i movimenti degli esterni e delle punte. Giocando nello stesso modo potremo fare la differenza con la nostra qualità: utilizzando il rombo sfrutti invece la superiorità in mezzo al campo, senza però sfondare sulle fasce. Al Livorno toglierei Dionisi, un bell'attaccante».

La formazione allenata da Stefano Colantuono si troverà di fronte un avversario abituato al 4-4-2, modulo vincente della squadra nerazzurra nell'ultimo match contro il Crotone: in programma uno scontro tra due squadre allo specchio, sempre che il mister nerazzurro opti per lo stesso modulo tattico: «Non so come giocheremo, ma in fascia giocando con il 4-4-2 qualcosa cambia: un esterno alto ti può sempre dare una mano. Bisogna adeguarsi in base allo schema tattico usato: così non rischi di essere in inferiorità numerica. Giocare con uno come Ferreira Pinto per un terzino è davvero importante, perché hai un esterno vicino a te, in grado di toglierti tanto lavoro aggiuntivo».

Una volta conquistata la maglia da titolare, il giocatore bergamasco non l'ha più mollata, saltando solo il match contro il Sassuolo: «Più gioco, più mi sento sicuro. Ho un po' di campionati alle spalle, giocare con continuità ti permette di essere più sicuro. Il gol sarebbe un'emozione fantastica, ci spero e ci provo, anche se so che non è il mio compito: ci sono andato vicino e spero che possa arrivare». Dopo Livorno le squadre che sfideranno quella atalantina sembrano meno attrezzate per battere Doni e compagni e Raimondi predica prudenza: «Con le partite che abbiamo a disposizione il nostro obiettivo è di vincere sempre: non è impossibile, perché ne abbiamo le capacità. Abbiamo provato sulla nostra pelle cosa sia la Serie B: Cittadella e Portogruaro sulla carta sono inferiori a noi, ma non dobbiamo sottovalutare nessuno. Siamo stati bravi a reagire dopo Padova e non avrei pensato di perdere una partita come quella di Empoli. Non posso pensare che la squadra abbia ancora un calo mentale, altrimenti la cosa sarebbe grave».

La 17esime giornata proseguirà poi il giorno seguente con una sfida attesa da tifosi e addetti ai lavori, oltre che dalla società bergamasca: Siena - Novara, seconda contro prima della classe. «È indifferente il loro risultato: se noi vinciamo tutto il resto può andare bene. Se conquistiamo i tre punti diamo un segnale importante al campionato. Il match con il Livorno nasconde tante insidie, ma non è fondamentale, perché se avremo la meglio dovremo pensare alle prossime sfide con la stessa concentrazione».

Simone Masper

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