Comark, a Torino col Moncalieri
per centrare il poker di vittorie

Se la Comark intende dare continuità ai risultati dovrà sbancare, domenica (ore 18), il palasport di Torino dove gioca il Moncalieri. Se così non fosse riprenderebbe il percorso a intermittenza con tanti saluti, per il momento, all'aggancio alle posizioni di vertice.

Se la Comark intende dare continuità ai risultati dovrà sbancare, domenica (ore 18), il palasport di Torino dove gioca il Moncalieri. Se così non fosse riprenderebbe il percorso a intermittenza con tanti saluti, per il momento, all'aggancio alle posizioni nobili della graduatoria.

Vale, infatti, la pena ricordare che i trevigliesi condividono il quinto posto proprio con Moncalieri e a disputare i playoff promozione saranno le prime quattro classificate in regular season. Da qui l'inequivocabile importanza della prossima sfida.

Arduo prevedere l'esito della gara visto la caratura tecnica molto simile dei due roster, anche se è la Comark a vantare una panchina maggiormente affidabile. Punti di forza di Moncalieri sono Parente, Tassinari, il bergamasco Masper, Giadini e Conte. Sempre parlando del team locale, i piemontesi sono reduci dalla sconfitta interna con il rinato Omegna (62-69) e dal blitz della settimana precedente di Brescia (59-56).

La Comark, invece, ha piazzato un tre su tre, in rapida successione contro Pavia, Siena e Castelletto Ticino. Se le riuscisse il poker, ribadiamo, sarebbe forse il caso di rivedere gli obiettivi dell'estate. «Morale e autostima - ha commentato l'allenatore Simone Lottici - sono dalla nostra parte, ma per superare Moncalieri sul suo campo sarà necessaria una prestazione, praticamente, senza sbavatura».

Poche parole ma concetto e considerazioni forti e chiare, in piena sintonia con la personalità del coach cremonese. Comark che farà di nuovo affidamento sulla premiata coppia Marino-Reati, in grande spolvero anche nel match di domenica scorsa. Determinanti, come sempre, i rimbalzi e in questo caso saranno chiamati a recitare ruoli di primo piano i lunghi Borra, Zanella e De Min.

Arturo Zambaldo

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