Ora c'è da sbancare Cittadella
per il regalo di Natale ai tifosi

Non è proprio il caso di andare alla ricerca del classico pelo
nell'uovo: l'Atalanta ha fatto suo il derby incamerando l'intera posta
in palio. Tre punti, e scusate se è poco, che le consente di mantenere
una confortante graduatoria.

Non è proprio il caso di andare alla ricerca del classico pelo nell'uovo: l'Atalanta ha fatto suo il derby incamerando l'intera posta in palio. Tre punti, e scusate se è poco, che le consente di mantenere una confortante graduatoria.

Liquidiamo, in estrema sintesi, gli aspetti negativi della sfida: una prima parte della gara dalla manovra troppo lenta nella zona nevralgica del campo e un eccesso di nervosismo man mano che trascorrevano i minuti precedenti l'intervallo.

Viceversa va letta in chiave positiva la determinazione e la reattività dei nerazzurri capaci, in modo inedito nel campionato in corso, di rimontare lo svantaggio. Insomma, l'indiscutibile differenza di tasso di qualità dell'Atalanta, alla fine, è venuta concretamente a galla.

Non è certo un caso che Doni e compagni lottino, a piena ragione, per il salto in serie A, mentre il pur dignitoso obiettivo dei seriani si limita a difendere con i denti ben stretti la cadetteria. Atalanta che ha cambiato marcia, evidenziando qualche miglioramento in fase offensiva rispetto ad alcune prestazioni, con l'innesto di Tiribocchi al 15' della ripresa.

Il «Tir» aveva sostituito Ceravolo bravo a realizzare, con freddezza, il calcio di rigore, in un momento alquanto delicato della partita per il team di mister Colantuono. A livello individuale spicca su tutti Ciccio Ruopolo la cui doppietta ha regalato il vantaggio all'Atalanta per poi consolidarlo evitando in tal modo i patemi d'animo nel finale di partita.

Altri elementi che legittimano senza ombra di dubbio la vittoria sono il maggior possesso di palla e le cifre riguardanti i tiri sia nello specchio della porta sia quelli fuori. Pure in concentrazione e spirito agonistico l'Atalanta va assolta sino in fondo.

E, adesso, sotto con la trasferta di Cittadella guidata dalla panchina da Claudio Foscarini, altro ex. Tornare a Bergamo con la terza vittoria consecutiva è ciò che si augura il popolo atalantino: ad esigerlo, per di più, è una classifica che deve essere mossa con continuità per mettersi al riparo da qualsiasi rischiosa turbolenza.

Arturo Zambaldo

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