Accontentiamoci dello 0-0
Ma più cattiveria in zona gol

Accontentiamoci dello 0-0 perché fa, come si suol dire, classifica e perché la prestazione dei nerazzurri è stata più che positiva. Non aver vinto potrebbe far storcere il naso a parecchi tifosi ma soprattutto la serie B è anche questa.

Accontentiamoci dello 0-0 perché fa, come si suol dire, classifica e perché la prestazione dei nerazzurri è stata più che positiva. Non aver vinto potrebbe far storcere il naso a parecchi tifosi ma soprattutto la serie B è anche questa.

Da squadra leader prevali, come accaduto con il Varese, nel possesso palla, nel numero di occasioni gol, nei corner e obblighi gli stessi contendenti a rintanarsi protettivamente per lunghi minuti nella propria metà campo e a volte non raccogli il meritato bottino pieno.

Va, però, bene anche così considerato che la vetta è salvaguardata e sul comportamento del collettivo e dei singoli non c'è di che lamentarsi. Una cosa, onestamente, è venuta meno: la concretezza in fase risolutiva. In tal caso da chiamare in causa le punte Marilungo e Tiribocchi.

Iniziamo dal «Tir» che per caratteristiche di gioco se non centra la porta offusca già di per sé la sua prova. Quanto a Marilungo, è vero che nelle due gare sin qui disputate con l'Atalanta non ha offerto spunti straordinari ma diamogli il tempo necessario per poter dialogare al meglio con i nuovi compagni.

Sul mancato successo si deve, comunque, tener conto di un'avversaria che occupa con merito il quarto posto in graduatoria. Ricordiamoci che pure nel match dell' andata (0-0 a Varese) per i nerazzurri non si trattò di partita facile e il prosieguo del torneo sta confermando che la formazione di mister Sannino non è proprio da sottovalutare.

Si presenta diversamente, almeno sulla carta, il prossimo impegno visto che il calendario vedrà l'Atalanta sul terreno del fanalino di coda Frosinone. Da preoccuparsi sarebbe se capitan Doni non dovessero tornare con l'intera posta in palio.

E per mettere in cassaforte i preziosi tre punti non ci sarà altra via se non quella di riuscire a finalizzare a dovere la costruzione degli schemi, da un po' di tempo in confortante evoluzione. Insomma, ci sarà da metterla dentro.

Arturo Zambaldo

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