Atalanta, ora non ti rimane
che battere venerdì il Siena

Auspicavamo il primato dell'Atalanta sin dall'inizio del campionato. Ed è arrivato in virtù della vittoria sul Pescara. Vero è che lo scarto è stato minimo, ma guardare i nerazzurri soli in vetta non scalfisce l'incommensurabile compiacimento.

Auspicavamo il primato dell'Atalanta sin dall'inizio del campionato. Ed è arrivato in virtù della vittoria sul Pescara. Vero è che lo scarto è stato minimo, ma guardare i nerazzurri in vetta, con due lunghezze di margine su Siena e Novara, non scalfisce l'incommensurabile compiacimento.

Anche perché il risultato finale ha premiato la squadra più meritevole per l'annunciata qualità e per le occasioni da gol confezionate. Insomma, un'Atalanta che, quanto meno da un paio di mesi, recita al meglio il ruolo di chi è consapevole dei propri notevoli mezzi grazie ai quali riesce quasi sempre a emergere e quindi a imporsi.

Questa volta è toccato al dignitoso Pescara passare per la vittima di turno. Nerazzurri, inoltre, soprattutto nella ripresa (la migliore) determinati e grintosi nello stile, tanto per intenderci, Colantuono. Sulle prove individuali tre i nerazzurri da proporre per positività: Ferreira Pinto, Ferri e Marilungo.

Il sette polmoni brasiliano ha fotocopiato il giocatore ammirato prima del grave infortunio; Ferri nell'improvviso impatto con il team da titolare, a causa del malanno muscolare di Bellini, ha subito evidenziato di quale pasta è fatto. Marilungo, infine, ha rotto il ghiaccio con il gol, magari non difficile da realizzare, ma dall'esecuzione e dal gesto tecnico perfetti.

Dopo aver rigorosamente brindato all'invidiabile posizione in graduatoria, il pensiero non può che correre all'appuntamento di venerdì prossimo al Comunale, quando di scena ci sarà il Siena di Antonio Conte.

Ma al di là della poca simpatia che nutrono i nostri supporter nei confronti dell'ex allenatore atalantino, a noi interessa mettere alle corde anche l'undici toscano: in tal caso lo staccheremmo, di colpo, di cinque punti riprendendoci, contemporaneamente, una bella rivincita sulla non dimenticata partita dell'andata.

Arturo Zambaldo

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