Tiri liberi sulla Comark Treviglio
Alti e bassi sono comprensibili

Alti e bassi della Comark: con la complicità di un paio di addetti ai lavori navigati abbiamo ipotizzato da tempo che il team trevigliese sarà in grado di evitare, senza ricorrere ai playout, la retrocessione alla quarta divisione del basket nazionale.

Chi si meraviglia degli alti e bassi della Comark si rifiuta, evidentemente, di analizzare e valutare a fondo la rosa affidata dalla scorsa estate a Simone Lottici. Con la complicità di un paio di addetti ai lavori navigati abbiamo ipotizzato da tempo che il team trevigliese sarà in grado di evitare, senza ricorrere ai playout, la retrocessione alla quarta divisione del basket nazionale.

Sarebbe già un discreto traguardo considerato il minor budget investito dalla società rispetto a quello di 4/5 partecipanti al campionato. Questa la premessa per poi entrare nel vivo sulle ripetitive prestazioni a intermittenza che hanno fatto scivolare la Comark al sesto posto (ultimo piazzamento, previsto dal regolamento, per staccare automaticamente il biglietto per la permanenza nell'attuale categoria).

Siamo, quest'anno, alle prese con una formazione che, quanto a levatura di regista, guardie e ali, potrebbe ambire a occhi chiusi ai playoff (prime quattro posizioni al termine della regular season). A maggior ragione dopo il recente innesto di Castelli (prelevato dalla Legadue) e il prossimo recupero di Vitale.

Dove, invece, si latita spesso e volentieri (non lo diciamo da oggi e anche in questo ambito non solo noi) è nel classico pivot, cioè lo specialista a tu per tu con il canestro nella duplice fase difensiva-offensiva. Il prototipo nell'organico c'è, Iacopo Borra, che però - soprattutto per l'inesperienza dovuta alla giovane età - nelle ventidue giornate del torneo ha raggiunto la sufficienza in rare occasioni.

Nel tentativo di mascherare le ragioni di fondo Lottici è chiamato ad escogitare in allenamento e in partita non poche strategie tattiche. E meno male che le scelte e le disposizioni dell'allenatore cremonese si dimostrano nella maggior parte dei casi vincenti altrimenti non staremmo etichettando la classifica soddisfacente. Altro che storcere il naso di fronte ad alcuni stop….

Arturo Zambaldo

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