Successo di misura ma meritato
Il portiere Pomini migliore in campo

Il ritorno alla vittoria consente all'Atalanta non solo di rimanere solitaria in vetta alla classifica ma di portare a 3 punti il distacco sulle immediate inseguitrici, il Novara (bloccato sul pareggio in casa dal Varese) e Siena. È bastato un gol e per di più contestato.

Il ritorno alla vittoria consente all'Atalanta non solo di rimanere solitaria in vetta alla classifica ma di portare a 3 punti il distacco sulle immediate inseguitrici, il Novara (bloccato sul pareggio in casa dal Varese) e Siena.

Un solo gol (e per di più contestato) quello che ha consentito ai nerazzurri di piegare il Sassuolo, ma il successo è stato ampiamente meritato. Quattro-cinque le occasioni da rete create, compreso un calcio di rigore non concesso dall'arbitro per un presunto fallo subito da capitan Doni a due passi dal portiere avversario.

E a proposito del numero uno emiliano, occorre rigorosamente assegnargli la palma del miglior giocatore in campo mentre il nostro Consigli ha compiuto unicamente un paio di interventi definibili, a buona ragione, di ordinaria amministrazione.

Atalanta, inoltre, in condizione atletica ottimale visto che ha terminato l'incontro in assenza di debito d'ossigeno. Rispetto alle gare precedenti mister Stefano Colantuono ha portato novità nello schieramente iniziale: fiducia sin dal via, per la prima volta, a Delvecchio preferendo, poi, sempre in partenza Ruopolo a Tiribocchi.

Scelte determinate probabilmente dell'impegno (e che impegno) di mercoledì 2 marzo, contro il Torino in trasferta. Le prestazioni dei due giocatori, a parte la preziosa rete, autore Delvecchio, non sono state del tutto convincenti anche se non mancano sostenibili attenuanti. Sempre parlando di prove individuali, sugli scudi Peluso (in crescendo di partita in partita), Barreto (qualità da vendere oltre alla bontà dei calci piazzati) e capitan Doni (al diavolo la sua carta d'identità).

Doverosa citazione per Bellini che, al di là del solito comportamento da sufficienza piena, ha eguagliato con 317 presenze in campionato il record stabilito dal leggendario Stefano «gabbiano» Angeleri.

Arturo Zambaldo

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