Verso Atalanta-Novara, Raimondi:
«Il contropiede sarà la loro arma»

Tra i più scalmanati al triplice fischio finale di Torino, Cristian Raimondi, bergamasco doc, non ha nascosto la gioia per la vittoria della sua Atalanta, un' emozione fortissima per società e tifosi. «È stata una serata spettacolare».

Tra i più scalmanati al triplice fischio finale di Torino, Cristian Raimondi, bergamasco doc, non ha nascosto la gioia per la vittoria della sua Atalanta, un' emozione fortissima per società e tifosi. «È stata una serata spettacolare da tutti i punti di vista e di sensazioni fortissime, per noi e per i tifosi; è stato un bel segnale di forza. Siamo un bel gruppo, che ha vissuto momenti belli e brutti, rimanendo sempre tranquillo».

«È stata la partita che ha regalato più emozioni, adrenalinica al massimo. Vittorie del genere le senti e rimangono impresse nel gruppo. Con il rombo era da un po' che non giocavamo. Con il 4-4-2 ho un po' più di copertura, ma siamo stati costanti giocando in tutti e due i modi: è una questione di equilibrio generale. Avevamo voglia di vincere e quel contropiede al 94' è stato l'emblema della serata: un grazie deve andare a tutta la rosa. Chi entra ci può sempre risolvere la partita».

Nemmeno il tempo di godersi il fresco successo conquistato in terra piemontese, che la squadra bergamasca deve già pensare al prossimo avversario, il Novara di Tesser, terzo in graduatoria, che scenderà in campo al Comunale lunedì 7 marzo alle 21.

«Abbiamo un'occasione importante da sfruttare al meglio. Il risultato di Torino ci permette di affrontare questa partita con maggiore tranquillità, con la possibilità di allungare ancora in classifica. Non sarebbe l'allungo decisivo, ma sarebbe un bel passo avanti verso la promozione. Potremmo tramortire il campionato in caso di vittoria, ma sappiamo cosa ci aspetta. C'è rammarico per la sconfitta dell'andata, perché non meritavamo di perdere, ma almeno il pareggio ci stava. Gli episodi ci avevano condannato, ma ormai è acqua passata. Se dovessimo rigiocarla allo stesso modo il risultato sarebbe diverso».

Memore della bruciante quanto immeritata sconfitta dell'andata, Cristian Raimondi ha ben chiaro quale sarà la maggiore difficoltà a cui andrà incontro la squadra atalantina. «Il contropiede sarà la loro arma, come è successo all'andata. A Novara meritavamo vincere, ma ci hanno colpito proprio così: dovremo stare attenti. Venire a Bergamo senza essere nel miglior momento della stagione potrebbe essere un vantaggio per i piemontesi: non avranno nulla da perdere e tutto da guadagnare, come per tutte le squadre che ci hanno fatto visita. Si sono rafforzati acquistando Pinardi, che conosciamo tutti bene. Accontentarsi di quello che arriva a fine partita potrebbe essere un vantaggio per loro. Non dobbiamo pensare che stiamo meglio di loro. Temo Gonzalez perché è il più pericoloso, ma l'uomo con più qualità resta Pinardi».

Con una squadra che non perde da dodici partite, capolista con tre punti sulla seconda e 5 sulla terza, il pubblico bergamasco non può che essere soddisfatto e pronto ad incitare la squadra di Colantuono con maggior forza. «Il clima di entusiasmo e da promozione c'è da un po', non solo da Torino. L'ho notato in altri momenti, come in casa con il Siena, quando per venti minuti abbiamo giocato trasportati dal pubblico, come non era mai successo quest'anno. A Torino abbiamo regalato qualcosa ai tifosi e li abbiamo resi felici. Mi piacerebbe vedere il Comunale sempre con quell'entusiasmo visto con il Siena. Il vero tifoso capisce che la squadra può avere alti e bassi,  il loro sostegno è importante, ma dobbiamo essere anche bravi a trasportarli».

Ancora a secco in campionato, Raimondi sogna la prima rete in maglia nerazzurra, magari già contro il Novara. «Se segno al 94' come Jack potrei anche andare in Curva e non tornare più in campo - afferma tra le risate Raimondi - Sarebbe un' emozione fortissima. E' un po' che ci spero e prima o poi arriverà. Se dovesse arrivare una vittoria come quella di Torino sarei contento lo stesso. Le critiche del girone d'andata ci stanno, fanno parte del calcio e ormai è passato tanto tempo. Non mi sento di fare appelli ai tifosi, perché sono sempre numerosi e sono convinto che lo stadio sarà pieno».

«Sarebbe bello dedicare e Yara e Daniel un'eventuale vittoria in casa contro il Novara, davanti alla nostra gente»: è questo, a telecamere spente, il desiderio finale del bergamasco Raimondi.

Simone Masper

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