Milani in finale nei 400 europei
Lamera eliminata nel salto in alto

Comunque vada, è già un successo. Lo slogan è preso in prestito per parlare di Marta Milani, che stasera (colpo di pistola ore 17,30, tutta la giornata su Rai Sport 1) farà parte del sestetto delle finaliste dei 400 che si giocheranno il titolo europeo indoor.

Comunque vada, è già un successo. Lo slogan è preso in prestito per parlare di Marta Milani, che questa sera (colpo di pistola ore 17,30, tutta la giornata sarà trasmessa in diretta su Rai Sport 1) farà parte del sestetto delle finaliste dei 400 che si giocheranno il titolo europeo indoor in palio sull'anello del Palais Omnisports di Parigi.

In ottica bergamasca è stato infatti da incorniciare il primo dei tre giorni della kermesse continentale, con la ventitreenne cresciuta nelle file dell'Atletica Bergamo 59 Creberg, e che attualmente gareggia per l'Esercito, capace di superare brillantemente sia le forche caudine delle batterie sia quelle delle semifinali.

Bene la mattina, con un terzo posto ottenuto con un 54”48 d'ordinanza che le ha consentito di chiudere nei tubi di scappamento della russa Zandorina (54”25) e della ceca Rosolava il (54”41), risparmiando anche qualche energia da momento che l'ucraina Prystupa (54”96) non l'ha mai seriamente impensierita.

Benissimo nel pomeriggio quando, dietro alla solita Zandorina (52”88) e alla tedesca Lindenberg (53”12), la figlioccia di Saro Naso ha strappato il terzo e ultimo biglietto a disposizione per la finale compiendo un piccolo capolavoro di strategia: partenza a buon ritmo dalla quarta corsia senza farsi condizionare da chi batteva il ritmo, polpacci subito davanti a quelli della bielorussa Tashpulatava, tenuta distante dalla corda alla fine della prima tornata e a debita distanza nel tentativo di rimonta sul rettilineo finale (crono 53”44 contro 53”69).

Risultato: è finale con il sesto tempo d'ingresso. Primati personali alla mano ora le altre sembrano avere qualcosa in più, ma conoscendo tempra dell'atleta (che aveva l'ottavo tempo d'iscrizione) e valore aggiunto delle relative scaramanzie (di nuovo vincente la catenina portafortuna come a Barcellona, dove anche allora era arrivata in finale) non ci sentiamo di escludere nulla.

La giornata di sabato mattina è stata invece sfortunata per Raffaella Lamera che non si è qualificata per la finale di salto in alto fermandosi nelle qualificazione in 16ª posizione, a 1,85 mt, ben lontana dall'1,94 che era il limite minimo per accedere in finale e dall'1,95 che è il suo primato personale.

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