Padoin: «Soffriremo sino alle fine
ma le prestazioni ci danno fiducia»

Quell'urlo di gioia dopo pochi minuti della ripresa e la fine di un periodo sfortunato. Il centrocampista atalantino Simone Padoin è tornato ad essere decisivo, peccato solo per la beffa, arrivata nel finale con la rete novarese di Rubino che ha pareggiato i conti.

Quell'urlo di gioia dopo pochi minuti della ripresa e la fine di un periodo sfortunato. Il centrocampista atalantino Simone Padoin è tornato ad essere decisivo, peccato solo per la beffa, arrivata nel finale con la rete novarese di Rubino.

”Sono contento del gol, dato che venivo da due mesi duri e tribolati - afferma il giocatore friulano - Non ero mai stato fermo più di una settimana. Dopo l' operazione e la riabilitazione è stata dura ritrovare la forma. Non sono ancora al 100%, ma penso di essere all'80%: il gol mi dà quella spinta in più per fare sempre meglio. Dispiace non aver mai vinto contro una grande squadra, ma le prestazioni ci confortano e ci danno fiducia. Peccato, perché se avessimo vinto avremmo allungato decisamente: vorrà dire che dovremo soffrire fino alla fine, ma siamo pronti”.

Un'ottima Atalanta fino alla rete dello stesso Padoin, prima di essere chiusa nella propria metà campo dalla reazione di un Novara dato in crisi, ma che al Comunale ha mostrato che il terzo posto non è frutto di episodi. “Abbiamo speso tanto nel primo tempo e fino al gol: siamo calati e il Novara ha pareggiato meritatamente. Ci siamo abbassati troppo e la loro pressione è stata sempre maggiore: è normale subire il pareggio con tutti quei palloni che sono arrivati nella nostra area. C'era rimasta poca benzina nelle gambe e non riuscivamo più a tenere la palla. Ciccio Ruopolo mi ha passato una palla bellissima facendo un tunnel ad un avversario. Gli attaccanti vanno a periodi, non hanno segnato ma restano importanti per la nostra partita. E' andata così, ma personalmente l'ho già archiviata”.

Al termine del match zero contestazioni, ci mancherebbe, ma l'aria fredda che scendeva a folate sul Comunale non è riuscita a spazzare la tristezza dei tifosi, che s'aspettavano di vivere una notte speciale. “Purtroppo nell'ambiente si è respirata quest'aria di tristezza: non dimentichiamoci dove eravamo qualche mese fa, 7 punti dietro Novara e 5 dietro al Siena. Siamo avanti e dobbiamo essere bravi ad amministrare il vantaggio. C'è rammarico per come è finita, visto che avevamo fatto la cosa più difficile riuscendo a passare in vantaggio, ma dovevamo stare più attenti. Resta sempre un punto importante”.

Nel prossimo turno la squadra di Colantuono sarà in campo ad Ascoli, formazione penultima in graduatoria a causa delle continue penalizzazioni: da qui in avanti l'Atalanta sarà attesa da squadre inferiori per qualità e tecnica. “Contro l'Ascoli sarà difficile perché loro in casa sbagliano poche volte. Ora non incontreremo più le prime della classe. Dovremo mantenere alta la concentrazione perché ogni partita nasconde insidie, come Crotone in trasferta e Piacenza in casa. Questo pareggio ci aiuterà a mantenere alta la concentrazione. Sarà un vantaggio affrontare queste squadre: gli altri non possono più sbagliare, mentre noi possiamo anche concederci qualcosa. All'andata abbiamo fatto tanti punti con le ultime: penso che anche al ritorno sarà così, ma ora dipende tutto da noi”.

Infine Padoin ha ringraziato il portierone nerazzurro Andrea Consigli, migliore in campo con alcune parate determinanti con i nerazzurri in vantaggio. “Quello che è capitato l'anno scorso ad Andrea è stato un caso. Ci conosciamo da quando eravamo piccoli e mi chiedo cosa ci faccia in Serie B. Adesso sta dimostrando tutto il suo valore e ci ha fatto conquistare tanti punti: merito alla società che ha creduto in lui. Sono stato nelle nazionali minori con portieri come Viviano e Sirigu e credo che Consigli non abbia nulla da invidiargli”.

Simone Masper

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