Colantuono: «Pubblico da dieci
ma lo voglio da 10 e un pezzetto»

Sabato l'Atalanta gioca in casa contro il Piacenza e mister Colantuono suona la carica: «Il pubblico di Bergamo è da 10, ma domani lo voglio da 10 e un pezzetto perché stiamo entrando nella fase decisiva del campionato e i nostri tifosi possono essere fondamentali»

Sabato l'Atalanta gioca in casa contro il Piacenza e mister Colantuono suona la carica: «Il pubblico di Bergamo è da 10, ma domani lo voglio da 10 e un pezzetto perché stiamo entrando nella fase decisiva del campionato e i nostri tifosi possono essere fondamentali. Siamo forse l'unica squadra di serie B ad avere un pubblico così caloroso».

Il tecnico nerazzurro ha dato alcune anticipazioni sullo schieramento: Barreto non è stato convocato (così come Talamonti) e sarà Delvecchio a sostituirlo, mentre in attacco si rivedrà il tandem Tiribocchi-Ruopolo. Spazio a sinistra per Doni e panchina per Marilungo.

Colantuono ha parlato proprio dell'ex sampdoriano: «Marilungo è un giocatore molto importante per noi, sarà l'attaccante dell'Atalanta del futuro, ma è ancora giovane e non si può pretendere che risolva già tutto lui. Non carichiamolo di eccessive pressioni. E comunque domani magari ci farà vincere lui».

L'allenatore dei bergamaschi, che ha ricambiato gli elogi di Madonna, ha lodato il team emiliano e non ha parlato di imperativo rivincita dopo il clamoroso ko per 3-2 incassato a Piacenza (vantaggio nerazzurro di 2-0): «Il Piacenza sarà un avversario ostico, è una squadra che corre e che gioca con serenità e nel calcio la serenità è basilare. Non ha Cacia squalificato, ma chi sta giocando in attacco lo sta sostituendo bene».

«Rivincita? No, abbiamo perso all'andata ma fa parte del gioco. Gli stimoli sono quelli di far bene e di vincere il campionato, non di battere il Piacenza solo per vendicarci. Ad Ascoli non siamo stati brillantissimi, ma ci sta, i giocatori sono esseri umani, le flessioni sono comprensibili. L'importante è gestirsi con intelligenza quando si capisce che non è giornata».

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