Ferreira Pinto è galvanizzato:
«Adesso arriva la mia stagione»

L'Atalanta, capolista della serie cadetta, non ha certo bisogno di essere galvanizzata da nulla, vista la serie d'imbattibilità che dura da 15 giornate. Nel gruppo atalantino però l'aria primaverile galvanizza un giocatore in particolare, abituato a dare il meglio di sé nelle stagioni più calde.

L'Atalanta, capolista della serie cadetta, non ha certo bisogno di essere galvanizzata da nulla, vista la serie d'imbattibilità che dura da 15 giornate. Nel gruppo atalantino però l'aria primaverile galvanizza un giocatore in particolare, abituato a dare il meglio di sé nelle stagioni più calde.

Stiamo parlando del brasiliano Adriano Ferreira Pinto, che contro il Padova potrebbe rientrare in campo dal primo minuto, dopo aver raccolto la 300esima presenza nei campionati italiani nello spezzone di match disputato con il Piacenza. «Adesso arriva la mia stagione, visto che con il caldo riesco a giocare meglio - ha affermato l'esterno atalantino - Sto bene, mi sto allenando, ma siccome siamo in tanti il mister mi ha lasciato fuori qualche partita. Non ci vedo nulla di male, visto che la squadra sta facendo bene ed è riuscita a mantenere il primato. In un gruppo così forte devi essere bravo a farti trovare sempre pronto. Se il mister dovesse scegliermi per Padova dovrò essere bravo a non farmi sfuggire l'occasione per cercare di giocare un po' di più. Le 300 presenze in Italia sono un bell'obiettivo, un traguardo che mi dà soddisfazione dopo quello che ho passato, ma posso sempre migliorare. Ferreira Pinto è tornato».

Quando il laterale sudamericano s'invola sulla fascia posta sotto la tribuna Creberg, quella parte di stadio, solitamente tanto tranquilla, si trasforma subito in una specie di torcida brasileira, con i tifosi atalantini che incitano a gran voce il buon Pinto. «Il tifoso capisce quello che metto a disposizione dei miei compagni: forse faccio più per la squadra che per me stesso, ma quando s'indossa la maglia dell'Atalanta devi giocare per il gruppo e dare il massimo per raggiungere gli obiettivi prefissati. Il pubblico di Bergamo è sempre stato al mio fianco fin dal giorno del mio arrivo, e anche nei momenti più difficili: mi hanno dato il loro appoggio per recuperare dagli infortuni. Mi fanno sentire bergamasco e a casa mia. Voglio dare il mio contributo importante per raggiungere la promozione: cerco il gol in Serie B e voglio timbrare anche io il cartellino».

Per Adriano Ferreira Pinto sarà importante non sottovalutare il Padova, il prossimo avversario, che non ha vissuto un periodo brillante, ma che è reduce dalla vittoria di Pescara, arrivata grazie alla doppietta dell'ex Ardemagni. «La Serie A è il nostro obiettivo conclamato. Ora dobbiamo dare di più, perché basta poco per complicarsi la vita. A Padova dovremo dare il massimo, perché ci troveremo di fronte una squadra tosta, reduce da una vittoria: non possiamo permetterci di fare passi falsi e andremo là per vincere. Ardemagni ha avuto poca fortuna qua a Bergamo. Se è in giornata può dare fastidio, dato che l'anno scorso è stato uno dei cannonieri della serie cadetta. Non dobbiamo andare a Padova rilassati e guardando la classifica, altrimenti rischieremo di perdere l'incontro».

Non pensa a fare calcoli il laterale brasiliano, che cercherà di sgomitare per giocare con costanza da qua a giugno. «Ora siamo lì in testa e dobbiamo continuare così per non dare alcuna possibilità di rimonta ai nostri rivali. Gli altri dovranno sudare parecchio per venirci a prendere, ma anche noi dovremo essere sempre all'altezza della situazione. Non abbiamo mai pensato all'imbattibilità, il mister ci dice che vittoria porta vittoria. Cerchiamo sempre di vincere, ma il campionato è difficile e non possiamo promettere nulla a nessuno. Non mi metto a fare calcoli, altrimenti potremmo deludere qualcuno: abbiamo una squadra forte che può raggiungere il massimo, ma non ci siamo messi dei paletti».

Simone Masper

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