Peluso: attenzione ai primi caldi
In campo la fatica si farà sentire 

Prima dell'allenamento a porte chiuse, il difensore atalantino Federico Peluso, con la pacatezza che lo contraddistingue, ha ricordato agli addetti ai lavori che è ancora presto per lasciarsi andare ai festeggiamenti: la Serie A è ancora da conquistare.

Prima dell'allenamento a porte chiuse del giovedì, il difensore atalantino Federico Peluso, con la pacatezza che lo contraddistingue, ha ricordato agli addetti ai lavori che è ancora presto per lasciarsi andare ai festeggiamenti: la Serie A è ancora tutta da conquistare.

“E' ancora presto per poter considerare il discorso promozione già chiuso, nemmeno vincendo a Padova - ha affermato il numero 13 atalantino -. Mancano ancora dieci giornate e come ci ha insegnato la Serie A, tutto si può riaprire in poche giornate. Se giochiamo da Atalanta non ci saranno problemi: dipende da noi, ma il calcio è imprevedibile. Fino a che la matematica non ci dà la certezza dovremo stare sul pezzo, come dice il mister. Dobbiamo però cercare di raggiungere la A al più presto, perché adesso arrivano i primi caldi e la fatica si farà sentire”.

Dopo la sventurata retrocessione in B, coincisa con l'autorete decisiva proprio di Peluso nel match contro il Bologna, per il difensore romano quella attuale doveva essere la stagione del riscatto, e così è stato. “Personalmente sono soddisfatto di come sta andando l'annata, nella quale sto giocando con continuità. Se dovesse arrivare l'obiettivo sarebbe ingiusto dare meriti solo a qualcuno, perché tutti stanno dando il loro contributo. Mi fa piacere la considerazione che c'è nei miei confronti: mi sono riscattato dalla scorsa stagione e di questo sono davvero contento.

Le partite più significative sono state quelle con il Torino per il gol realizzato e con il Siena: sono le due gare che mi porto dentro con maggior piacere. Siamo motivati, concentrati sull'obiettivo, che ancora non è stato raggiunto. Una volta ottenuto quello che ci siamo prefissati all'inizio della stagione potremmo pensare a qualcosa di più, come il record d'imbattibilità”.

Contro il Padova la difesa nerazzurra si troverà davanti Matteo Ardemagni, ex di turno: all'andata la larga vittoria ottenuta contro i biancorossi contribuì a tranquillizzare l'ambiente dopo il ko di Piacenza.

“Ardemagni è un grande giocatore, finalmente si è sbloccato. Bisognerà stare attenti, perché ha dimostrato di essere un attaccante di categoria, se sta bene può fare la differenza. Non avremo vita facile, ma così sarà anche per le nostre avversarie. All'andata mi sono infortunato, ma il ricordo di quella partita è stato positivo vista la prestazione della squadra. Da quell'incontro siamo cambiati, siamo più concreti e meno fumosi rispetto all'inizio”.

In settimana Tiribocchi ha affermato che in caso di un successo atalantino e di un contemporaneo passo falso del Novara nelle prossime giornate, con un vantaggio sui piemontesi di 10 punti, il campionato sarebbe chiuso: Peluso non si sbilancia, ma non smentisce l'esperto compagno, che ha già alle spalle diverse campionati in cadetteria. “Sicuramente lui ha più anni d'esperienza. La responsabilità delle parole è sua – conclude sorridendo Peluso -. Me lo auguro, mi fido di quanto ha detto”.

Simone Masper

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