Sabato 16 Aprile 2011
Foppa, non c'è due senza tre
Bergamo pronta per la Scavolini

Che l'appuntamento sia attesissimo non v'è il minimo dubbio: basti considerare che a contendersi l'ambito coppone saranno le prime quattro dell'attuale classifica del campionato: Foppapedretti, Villa Cortese, Pesaro e Busto Arsizio nell'ordine, tre lombarde e una marchigiana. Qualcuno si chiederà se era proprio il caso di farle scendere fino a Catania. In realtà la Lega Pallavolo si muove seguendo un comprensibile, doppio indirizzo politico quando si tratta di scegliere la sede neutra per una finale di Coppa Italia: privilegia la piazza che offre le condizioni più vantaggiose (logistiche, finanziarie) e nella quale si può fare al tempo stesso opera di promozione della disciplina. Così nel recente passato: Rimini, Eboli, Bologna, Prato, tanto per riferirci agli ultimi anni. Catania è una piazza oggi in leggera flessione quanto a pallavolo di vertice, ma in passato ha conquistato scudetto e Coppa sia in campo maschile sia fra le donne: la Torre Tabita, allenata dalla leggendaria professoressa Pizzo, fu la prima a conquistare la Coppa Italia nel 1978-79 e poi si laureò campione d'Italia. Azzardare un pronostico è come sperare di vincere al superenalotto. Le quattro squadre sostanzialmente si equivalgono e lo dimostrano i punti nella classifica del campionato: si va dai 43 della Foppa ai 37 della coppia Pesaro-Busto. La sola che recentemente ha patito qualche contrattempo è la Scavolini, che ha perso la fortissima schiacciatrice americana Hooker, fuggita in patria, e nelle ultime due partite ha dovuto fare a meno dell'opposta olandese Manon Flier, infortunata a un ginocchio. Al posto della Hooker è stata promossa titolare la diciannovenne Laura Saccomani, la Flier è stata rimpiazzata dalla diciottenne Giulia Pascucci. L'allenatore Tofoli confuida di riuscire a recuperare in extremis la Flier. Proprio la Scavolini, scudettata negli ultimi tre anni e vincitrice della Coppa Italia nel 2009, sarà l'avversaria della Foppapedretti nella semifinale di questo pomeriggio (ore 18, diretta su Rai Sport 1). I precedenti della stagione sono incoraggianti: le nostre si sono imposte, infatti, due volte su due in campionato, vincendo sia il match d'andata a Pesaro (al tie-break), sia quello di ritorno al Palasport (3-1). In entrambe le occasioni Francesca Piccinini è risultata la migliore in campo e questo è un riferimento di buon auspicio, tenuto conto anche del fatto che la capitana sta attraversando un eccellente momento di forma.
Tutta la quadra, tuttavia, è in buona condizione, anzi ottima. Mazzanti, come leggete a parte, sotto questo aspetto non ha problemi. I problemi glieli porranno sicuramente le avversarie: la consolidata abitudine della Scavolini a battersi in sfide da «dentro o fuori» come questa apre il ventaglio del risultato a qualsiasi possibilità. E, se si andrà in finale, lo stesso sarà domani contro qualsiasi delle due contendenti (fra Villa Cortese e Busto Arsizio) dovesse prevalere.
fa.tinaglia
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