«Possiamo già vincere il torneo»
Zingonia colorata di nerazzurro

A Zingonia, quartier generale atalantino, urgono i preparativi per la festa promozione. In attesa di colorare di nerazzurro tutta Bergamo, il primo passo è stato quello di abbellire casa Atalanta nel modo migliore, con le bandiere della festa e con drappi giganti neri e azzurri.

A Zingonia, quartier generale atalantino, urgono i preparativi per la festa promozione. In attesa di colorare di nerazzurro tutta Bergamo, il primo passo è stato quello di abbellire casa Atalanta nel modo migliore, con le bandiere della festa e con drappi giganti neri e azzurri lungo tutta la facciata della sede del club orobico.

Intanto la squadra di Colantuono ha ripreso la preparazione dopo la vittoria nel derby contro l'AlbinoLeffe, ma non sul campo principale che, vista l'anticipata promozione, la società atalantina ha deciso di rifare con qualche settimana d'anticipo.

Il day after AlbinoLeffe è toccato a Cristian Raimondi, bergamasco, o meglio brembano, ex della Celeste, parlare alla stampa. «Abbiamo onorato il campionato – ha affermato il giocatore atalantino –. Dovrebbe essere sempre così, anche se in Italia questa mentalità non è ben radicata. Vogliamo arrivare primi. Avere dato un dispiacere all'AlbinoLeffe non è bello, perché abbiamo vinto contro una squadra bergamasca nella quale tra l'altro ho passato anni bellissimi. Dispiace, ma non penso che andranno ai playout per colpa nostra: si possono salvare ancora, indipendentemente dalla sconfitta di ieri sera».

Nella sfida tutta bergamasca la voglia di vincere pare abbia giocato un brutto scherzo ai seriani, apparsi bloccati all'inizio, con le «seconde linee» atalantine abili ad affondare in ogni circostanza.

«Nel calcio quando giochi senza l'assillo del risultato, sei sereno e non hai niente da perdere, riesci a esprimerti su livelli differenti. Li ho visti bloccati, e quando la posta in palio è importante tante volte hai le motivazioni, ma la situazione ti si può ritorcere contro. Il nostro campionato l'abbiamo vinto come squadra e come società: il gruppo di giocatori era ampio e valido e nel derby chi giocava meno ha dimostrato di essere all'altezza, come già successo durante l'annata. Possiamo già chiudere il discorso primo posto, sulla carta potrebbe essere così».

Arrivato da Livorno la scorsa estate, Raimondi ha collezionato ben 24 presenze, tenuto presente che il titolare sulla fascia destra è stato Bellini. «A livello personale non parlo più di gol – ha aggiunto tra le risate Raimondi – L'ultima volta che l'ho fatto mi sono stirato. Sento parecchio mia questa promozione, perché dietro ci sono tanti momenti belli e meno belli. Ci sono stati dei passaggi delicati, dopo qualche sconfitta: la vittoria di Portogruaro è stata la ciliegina sulla torta,. Mi sentivo bene, speravo di essere in campo dal primo minuto: fortunatamente sono entrato quasi subito; sentivo che era il giorno giusto per festeggiare. Aver contribuito alla vittoria in un momento delicato è una gioia che mi porterò dentro per sempre. Spero di rimanere a Bergamo, ma è ancora presto per parlarne».

In tema di festa, il bergamasco di Sedrina attende con ansia l'appuntamento di sabato 21 maggio, curioso di vedere la risposta del pubblico orobico. «Abbiamo già festeggiato la sera stessa, ce ne sono altre in programma, ma non farò niente di visibile, tipo la cresta di Marilungo: non me la sento, perché tengo famiglia. Sabato sera può succedere di tutto. Sono curioso di quello che ci aspetta. Spero ci sia tanta gente per festeggiare al meglio. Cerco di immaginarmelo ma è difficile: con un presidente come il nostro non sai mai cosa ti puoi aspettare. Vedere centomila persone sarebbe una cosa grandiosa, ma già Bergamo colorata di nerazzurro sarebbe una cosa fantastica. Sono affezionato alla mia valle: mi piacerebbe un giorno fare qualcosa a livello calcistico, per aiutare a crescere i ragazzini. Infatti sto facendo il corso d'allenatore insieme a Delvecchio: sta andando bene ed è molto interessante».

Simone Masper

© RIPRODUZIONE RISERVATA