Giro, Carrara: «Prima dei monti
sfida Cavendish-Petacchi»

Il temuto scossone nella classifica generale non c'è stato. La 12esima tappa del Giro d'Italia di 144 km, da Tortoreto Lido a Castelfidardo, non ha confermato le attese della vigilia circa un probabile passaggio di consegna della maglia di leader.

Il temuto scossone nella classifica generale non c'è stato. La 12esima tappa del Giro d'Italia di 144 km, da Tortoreto Lido a Castelfidardo, non ha confermato le attese della vigilia circa un probabile passaggio di consegna della maglia di leader, ma lo spettacolo non è mancato grazie ad un percorso in cui i chilometri di pianura si potevano contare sulle dita di una mano.

Sul traguardo della città marchigiana ha vinto il francese John Gadret della Ag2R, mentre lo spagnolo Alberto Contador ha vestito ancora la maglia rosa. Nel gruppo dei migliori si è piazzato anche il bergamasco Matteo Carrara, nonostante una notte insonne per colpa di un dente del giudizio, mentre Marco Pinotti, Morris Possoni e Alessandro Vanotti hanno accusato un ritardo rispettivamente di 13”, 2'25” e 3' 44”.

«È stata una giornataccia – ha raccontato come di consueto al termine della frazione Matteo Carrara –. Una tappa durissima, dove tutti volevano andare in fuga. L'andatura è stata elevata, tanto che era difficile anche alimentarsi. Nel corso della scorsa tappa ho avvertito dolore ad un dente del giudizio: ho dormito poco, ma grazie all'intervento di un dentista del posto il problema si è risolto. Ho preso degli antinfiammatori per cui sentivo che la pedalata non era perfetta».

Il pronostico di Carrara riguardo la maglia rosa di Contador non si è realizzato, ma il corridore della Vacansoleil è ancora convinto che lo spagnolo possa abdicare nella prima giornata di montagna per lasciare un po' di libertà ai suoi compagni. «Credo che nella prima tappa di montagna lo spagnolo possa lasciare la maglia, per poi riprendersela subito visto che è il più forte. Quella tappa (la Spilimbergo – Grossglockner di venerdì 20 maggio, ndr) sarà sicuramente adatta per le fughe».

Segnatevi dunque il primo vero giorno di emozioni alpine della corsa che celebra il 150esimo dell'Unità d'Italia, ma non immaginatevi che in queste azioni da lontano possa essere presente anche Carrara, visto che il decimo della classifica generale sarà guardato con attenzione dal drappello di testa. «Il problema del dente è già alle spalle e mi sento bene. Le sensazioni sono positive, ci sarà da divertirsi».

La tappa odierna, oltre a prestarsi a diverse interpretazioni tattiche, offriva spunti di riflessione su un aspetto poco visibile ai meno esperti del mondo delle due ruote: l'alimentazione di un'atleta. Ecco la «dieta» di Carrara per una tappa del Giro d'Italia, riferendoci solo alle ore passate in bicicletta. «Mediamente consumo 5-6 borracce d'acqua e mi faccio preparare 8 panini, 4 alla nutella, che preferisco mangiare prima e 4 alla marmellata, più leggeri. Dagli 80 ai 40 km invece preferisco nutrirmi con una serie di gel che permettono alle gambe di un'atleta di essere toniche per il finale. Dipende anche dalle condizioni meteo, dalla lunghezza della tappa e dalla velocità: oggi c'era poco tempo per mangiare, data l'alta velocità».
Prima dell'inizio delle tappe alpine, i girini affronteranno la Castelfidardo – Ravenna di 184 km. «Sarà l'ultima occasione buona per i velocisti e la tappa sarà caratterizzata dalla lotta Cavendish – Petacchi. Dopo questa tappa il Giro dei velocisti è praticamente finito».

Simone Masper

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