Carrara: «Inizia il vero Giro
Io sono pronto e tranquillo»

La 12ª tappa del Giro d'Italia è stata vinta da Mark Cavendish, che ha battuto a Ravenna Apollonio e Petacchi. Il Giro dei velocisti è terminato nella città famosa per i suoi mosaici e da venerdì la corsa rosa darà spazio agli scalatori.

La dodicesima tappa del Giro d'Italia è stata vinta da Mark Cavendish, che ha battuto a Ravenna Davide Apollonio e Alessandro Petacchi. Il Giro dei velocisti è terminato nella città famosa per i suoi mosaici e da venerdì la corsa rosa darà spazio agli scalatori.

Il trittico del weekend fa davvero paura e sulle prime cime alpine si deciderà con tutta probabilità il Giro del 150° dell'unità d'Italia. La maglia rosa è ancora sulle spalle di Alberto Contador della Saxo Bank, favorito per la vittoria finale.

Tra i bergamaschi troviamo al 10° posto Matteo Carrara staccato di 2'21” dallo spagnolo, al 23° con un ritardo di 5'09” Marco Pinotti e più staccati Morris Possoni (66° a 32'44”) e Alessandro Vanotti (77° a 40'27”).

Le speranze della Bergamo che pedala sono riposte nell'atleta meglio piazzato, il seriano Matteo Carrara. «Sono pronto per le montagne - ha affermato Matteo -. Sto bene e ho risolto i miei problemi di bronchite e quelli al dente del giudizio. A Ravenna mi sono lasciato sfilare a 3 km dall'arrivo, a corsa neutralizzata, perché c'era troppa bagarre e infatti c'è stata una caduta che ha coinvolto Robert Hunter e Sasha Modolo, tra i quali c'è anche stato un accenno di rissa».

La 13ª tappa (Spilimbergo-Grossglockner 167 km) con sconfinamento in Austria, sarà caratterizzata da 4 Gran premi della montagna: il più temibile è l'ultimo, quello che porta all'arrivo di Grossglockner. Il capitano della Vacansoleil racconta così il clima che si respira in squadra alla vigilia dei test alpini.

«Sono tranquillo. È inutile essere nervosi, perché rischierei di trasmettere il mio stato d'animo ai miei compagni. Sono consapevole di avere un'ottima gamba, poi bisogna vedere come stanno gli altri. Ci saranno tante salite lunghe, dove mi potrò difendere bene».

Ecco invece un possibile piano di corsa, anche se la cosa più importante sembra capire come e se è possibile battere Contador. «Ne parlavo stamattina con Scarponi: al momento l'unico modo per fermarlo è buttarlo in un fosso - ha aggiunto scherzando il corridore orobico -. Adesso è impensabile di riuscire a batterlo, anche se può bastare una giornata di crisi per mettere in dubbio una corsa a tappe».

«Non è nemmeno possibile isolarlo: adesso è troppo forte! Oltre allo spagnolo vedo bene Nibali, Kreuziger, mentre io dovrò centellinare le energie e non spendere troppo, cercando di controllare al meglio la situazione».

Simone Masper

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