La gioia di Gotti a San Pellegrino:
è come se avessi vinto il terzo Giro

«È come se avessi vinto il mio terzo Giro d'Italia» Commenta così Ivan Gotti al termine della tappa che ha visto (finalmente) arrivare la corsa rosa nella sua San Pellegrino, la cittadina termale della valle Brembana.

«È come se avessi vinto il mio terzo Giro d'Italia» Commenta così Ivan Gotti al termine della tappa che ha visto (finalmente) arrivare la corsa rosa nella sua San Pellegrino, la cittadina termale della valle Brembana che oggi ha ospitato la quartultima frazio ne del Giro d'Italia.

È un regalo che Ivan Gotti, dopo aver conquistato due volte la maglia rosa, ha voluto donare al paese che lo ha adottato, lui che è nato e cresciuto a Zogno. Un progetto andato in porto, come lui stesso ammette, grazie all'impegno di Giovanni Bettineschi, presidente di Promoeventi Sport, l'associazione che per la quinta volta dal 2004 ha portato la gara a tappe di Rcs Sport in terra bergamasca.

Giovanni Bettineschi si divide tra la zona di arrivo, davanti al Comune di San Pellegrino Terme, e il Quartier Tappa, centro nevralgico di tutta la stampa e collocato per l'eccezionalità dell'evento nel Casinò in conclusione di ristrutturazione e riportato agli antichi splendori. «Numerosi giornalisti sono rimasti estasiati da una sala stampa collocata in una struttura affascinante come il Casinò inaugurata nel 1907 e dalla caratteristica architettura liberty – aggiunge Fabio Belingheri, responsabile marketing di Promoeventi Sport – e ringraziamo il Comune di San Pellegrino Te rme per la disponibilità dimostrata».

Oltre cento giornalisti provenienti da tutta Europa hanno potuto ammirare la bellezza del Casinò di San Pellegrino Terme e restarne ammaliati. Lo stesso Casinò è stato teatro della consegna del premio «Amici di Titta» intitolato al giornalista Gianbattista Pasinetti scomparso nel 2003 e istituito ogni qualvolta il Giro d'Italia passa per la provincia di Bergamo. La quinta edizione del premio è andata a Stefano Diciatteo.

Ma la festa è stata non solo dentro l'organizzazione, ma anche (e soprattutto) lungo le strade bergamasche del Giro, già a partire da ieri, dove le località di Gazzaniga e di Orezzo sono state protagoniste di feste spontanee di centinaia di tifosi locali e di numerosi fan dotati di camper.

E il podio di Marco Pinotti alle spalle di Eros Capecchi dopo una grande prestazione sulla salita di Ganda, non ha fatto altro che incorniciare una giornata indimenticabile per il ciclismo «made in BG» che, oltre a sfornare campioni in tutte le generazioni, vanta un movimento di base straordinario dalle età giovanili fino ai master sempre più protagonisti nelle granfondo.

Una giornata di ciclismo di stampo bergamasco, che ha visto anche la chicca televisiva di Paolo Savoldelli che in alternativa al consueto e ormai famoso «…a voi!» per dare la linea allo studio, ha tradotto l'invito in un più originale «...a oter!» (Si ringrazia Davide Cassani per la traduzione in italiano avvenuta in simultanea, ndr) .

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