L'abbraccio di Bergamo al Giro
Lunghe code, entusiasmo dei fan

Il Giro d'Italia ha lasciato Bergamo alle 11.16, giusto il tempo di evitare l'acquazzone che ha bagnato la città. Nonostante la mattinata lavorativa, molti tifosi hanno preso d'assalto il villaggio di partenza della 19ª tappa, la Bergamo-Macugnaga.

Il Giro d'Italia ha lasciato Bergamo alle 11.16, giusto il tempo di evitare l'acquazzone che ha bagnato la città. Nonostante la mattinata lavorativa, molti tifosi hanno preso d'assalto il villaggio di partenza della 19ª tappa, la Bergamo-Macugnaga.

Due mondi diversi all'interno della stessa manifestazione: sul Sentierone è stato montato il palco con il foglio-firma, dove spiccava il trofeo per il vincitore finale della corsa rosa, mentre in via Camozzi erano parcheggiati i pullman e le ammiraglie delle squadre, con i corridori presi dagli ultimi preparativi prima della partenza. Da un lato dunque lo spettacolo, con i protagonisti della corsa che pian piano salivano sul palco per prendersi gli applausi della gente.

Dopo l'invasione orobica sulle strade della tappa con arrivo a San Pellegrino i bergamaschi non hanno fatto mancare il loro affetto ai ragazzi del Giro. Il Sentierone ha registrato il tutto esaurito, tra fedeli appassionati, cicloturisti ancora reduci dalle fatiche del Passo di Ganda, scolari accompagnati dalle rispettive maestre e gente che si è trovata nella festa quasi per sbaglio, nel bel mezzo di una mattinata di lavoro. Con innegabili problemi alla circolazione, registratisi fin dalla prima mattina: code e intasamenti, anche a causa delle strade chiuse in anticipo.

I corridori iniziano ad arrivare sotto il palco e l'attesa dei veri protagonisti inizia a salire. Quindici minuti prima del via la maglia rosa Alberto Contador sale sul palco, mentre cresce forte l'incitamento del pubblico, e il palco si riempie di coriandoli rosa. Questa la parte più spettacolare, mentre quello che succede in via Camozzi è più adatto a un pubblico interessato alla materia.

Nell'ora che precede la partenza la via cittadina è invasa dalle ammiraglie e dai pullman delle squadre. I meccanici sono già al lavoro per dare ai ciclisti il mezzo nelle migliori condizioni. I protagonisti si fanno aspettare, mentre si preparano a bordo del loro pullman con vetri oscurati. Le postazioni della Saxo Bank e della Liquigas sono quelle prese d'assalto dagli appassionati e fin qua nulla d'eccezionale.

La prima squadra è infatti quella del leader Contador, accolto tra gli applausi e con molto interesse dai bergamaschi. Sul pullman Liquigas troviamo Vincenzo Nibali e il bergamasco Alessandro Vanotti, che ha dispensato saluti a tutti al momento della partenza.

Anche gli altri orobici ricevono numerose visite prima del via. L'interesse dei presenti si sposta nelle vicinanze della squadra Thc-Highroad, quella di Marco Pinotti, che ha tenuto alto l'onore di Bergamo nella tappa di San Pellegrino, giungendo 2°. «È stato un piacere correre in testa per quasi tutta la giornata tra i miei tifosi - ha detto -. Quando si dà il 100% non si può essere rammaricati, ma bisogna prendere quello che viene».

Dal pullman Sky scende Morris Possoni, il quale non vede l'ora di abbracciare la moglie e i tanti amici al seguito prima di dedicarci una breve intervista. «Sono passato sulle strade di casa: una vera soddisfazione. Che bello ripartire da Bergamo! Il mio Giro è stato sotto le aspettative. Ci può stare, speriamo in una continuazione di stagione migliore».

Per ultimo incrociamo Matteo Carrara, voglioso di ritagliarsi ancora soddisfazioni, ma anche di tornare a casa dai suoi figli. «È stata un'emozione ricevere l'abbraccio dei miei tifosi, sia in salita, sia nella mia valle. Sono tornato al Giro dopo 8 anni: sono andato male solo in una tappa. Peccato perché non sono tra i primi dieci, l'obiettivo iniziale, ma mi rifarò. Sarò in gara al Giro della Svizzera e al Tour de France».

Simone Masper

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