Comark, club e tifoseria aperti
all'ingresso in società di Lentsch

Reazioni a iosa, come largamente previsto, alla recente intervista rilasciata al nostro sito da Massimo Lentsch, sponsor principale della Comark. Nel suo sfogo, razionale e ricco di spunti costruttivi, l'appassionato imprenditore orobico ha aperto anche le porte a un eventuale ingresso in società a patto di chiarezza e programmazione, intese nel più ampio senso del termine.

Alle sue dichiarazioni sono, infatti, seguite opinioni e commenti di alcuni componenti della folta dirigenza trevigliese e di rappresentanti della tifoseria, questi ultimi, attraverso telefonate e un sito solitamente dormiente ma svegliatosi di colpo per l'occasione.

Sul fronte del sodalizio baskettaro non mancano, da un lato consensi sulle puntualizzazioni di Lentsch anche se al tempo stesso lo si sprona anche a farsi avanti con maggior slancio. Traduzione in estrema sintesi: porte naturalmente aperte e poche parole ma interventi concreti.

E da parte dei supporter? Qui c'è, invece, unanimità con la «U» maiuscola. Tutti, infatti, saluterebbero con un cin cin con champagne di marca all'ingresso dell'appassionato sponsor nel club convinti che il suo apporto, non solo economico, risulterebbe importante ai fini di una promozione, auspicata addirittura da oltre tre lustri. Non ci resta che attendere eventuali sviluppi.

Intanto, il general manager Euclide Insogna, più che mai confermato, dopo l'ingaggio sprint del baby allenatore Adriano Vertemati è da giorni impegnato sul mercato. Dai frequenti contatti con lui emerge che cambieranno maglia Reati (da ritenere già di casa a Varese), De Min (è richiesto in Legadue), Marino e Castelli (torneranno rispettivamente a Teramo e a Casalpusterlengo) e Milani (Latina?).

Ancora a Treviglio giocheranno Borra, Zanella, Planezio, Marulli, Gotti e forse Vitale. Per gli arrivi, obiettivamente, c'è tempo ricordandoci della decennale politica di Insogna solito a inserire i nuovi giocatori in dirittura d'arrivo. E al ricordo della scorsa estate allorquando vennero acquistati in extremis Marino e Vitale non gli si può certo dare torto.

Arturo Zambaldo