Comark, catena di partenze
Vertemati atteso da duro lavoro

Adriano Vertemati, il nuovo baby coach della Comark, un merito l'ha già ampiamente acquisito firmando la classica cambiale in bianco sulla rosa che potrebbe gestire nel diciottesimo campionato di fila nella terza divisione del basket nazionale.

Adriano Vertemati, il nuovo baby coach della Comark, un merito l'ha già ampiamente acquisito firmando la classica cambiale in bianco sulla rosa che potrebbe gestire nel diciottesimo campionato di fila nella terza divisione del basket nazionale.

Sì perché da come stanno procedendo cose quale altro allenatore avrebbe accettato a occhi chiusi la panchina trevigliese? Non a caso Simone Lottici ha optato, bruciando i tempi, per Casalpusterlengo dopo una sola stagione nel club della Bassa.

La voce «uscita» è lì da vedere: i pezzi da novanta Marino, Reati, De Min, Vitale e Castelli, in aggiunta a Milani, con parecchi minutaggi nello scorso torneo, hanno cambiato maglia in rapida successione. Insomma si è assistito ad un taglio qualitativo mastodontico, non passato inosservato ad addetti ai lavori che vanno per la maggiore.

Oggi come oggi in organico figurano i confermati Zanella, gli under Borra, Planezio, Marulli, Gotti e il diciottenne Hussin appena prelevato dalla Stella Azzurra Roma. Sotto l'aspetto numerico mancano a dir poco all'appello un regista, una guardia e un paio di ali.

Difficile ipotizzare che le recenti partenze vengano colmate in maniera adeguata a meno che la Comark non allarghi di colpo il budget-ingaggi. Se, invece, verrà privilegiata come sembra l'oculata politica del «passo secondo la gamba» prepariamoci all' ennesimo campionato di transizione.

In tal modo l'ingaggio biennale di Vertemati, se coniugato con i risultati da conseguire sul campo a medio-lungo termine, può essere condiviso. Una cosa è sin d'ora certa: a Vertemati non mancherà il lavoro: mettetevi, infatti, nei panni di un tecnico, per di più trentenne, chiamato ad assemblare un quintetto, praticamente, nuovo di zecca e magari con l'assillo di soddisfare le esigenze di supporter dal palato per nulla accomodante.

Arturo Zambaldo

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