Antonio Percassi arriva in calesse
Lo staff a bordo di un carrarmato

Chiusura col botto alla Festa della Dea. E che botto: il presidente dell'Atalanta Antonio Percassi è arrivato nel piazzale di Oriocenter poco prima delle 23, a bordo di un calesse. Dietro di lui, lo staff dirigenziale atalantino a bordo di un carrarmato.

Chiusura col botto alla Festa della Dea. E che botto: il presidente dell'Atalanta Antonio Percassi è arrivato nel piazzale di Oriocenter poco prima delle 23, a bordo di un calesse. Dietro di lui, lo staff dirigenziale atalantino a bordo di un carrarmato.

Entusiasmo alle stelle tra i tifosi. E Percassi, come sempre quando è in mezzo al popolo nerazzurro, non ha deluso l'attesa, cantando «Portaci in Europa» insieme ai tifosi.

«Il nostro cuore ha sofferto e ha pianto - ha detto Percassi -. Ma il nostro cuore nerazzurro deve reagire, deve essere forte. Dobbiamo reagire, tutti uniti e assieme». Un Percassi vivacissimo ha scaldato la folla, che ha risposto con l'ormai collaudato slogan «Giù le mani dall'Atalanta».

«Ragazzi - ha poi ripreso Percassi - mai come quest'anno lo stadio dev'essere pieno, dobbiamo stare al fianco dei giocatori. Noi amiamo l'Atalanta, abbiamo il sangue nerazzurro. Stiamo lavorando per il presente e il futuro dell'Atalanta. Stiamo investendo molto in energie, strutture e uomini. La vostra forza ci crea entusiasmo. Stateci vicini, state vicini ai nostri ragazzi, noi siamo a fianco del nostro grande capitano».

E poi, riprendendo il microfono, Percassi ha ribadito: «Abbiamo stravinto il campionato sul campo. C'è rabbia dentro, che se esplode... Anche voi dovete essere così, rabbiosi sportivamente, dobbiamo essere uniti e compatti. Faremo una squadra competitiva, la rosa è già importante ma la rinforzeremo».

Poi la parola è passata al nuovo direttore tecnico, Pierpaolo Marino, accolto con un benvenuto antinapoletano. Marino ha sorriso. «Io sono qui per lavorare, per l'Atalanta e per voi. Sono onorato e felice di essere a Bergamo. Non ho fatto ancora nulla, ma l'impegno è totale, spero di ripagare il vostro amore per l'Atalanta. Sono onorato di essere qui».

Microfono aperto anche per il direttore generale Roberto Spagnolo: «La promozione è merito della società, ma anche vostro, della tifoseria». Dopo di lui sono brevemente intervenuti Luca e Matteo Percassi.

Infine il presidente del Club Amici dell'Atalanta Marino Lazzarini. «Ho organizzato la Camminata e ho visto tanta gente, qui ce n'è anche di più. Il sangue nerazzurro fa parte del dna degli atalantini. Come Club Amici siamo onorati e orgogliosi di fare qualcosa insieme allo stadio, col vostro aiuto speriamo di colorare lo stadio di nerazzurro. Tutto lo stadio deve essere nerazzurro, e noi ci impegniamo per questo. Cercheremo di fare qualche manifestazione, ma dobbiamo avere l'aiuto di tutti, perché dobbiamo andare tranquilli allo stadio, per portare in trasferta anche i bambini».

Prima dello staff dirigenziale avevano preso la parola Paolo Montero e Domenico Morfeo. «Non ho dimenticato quanto per me ha fatto questa città - ha detto Montero - né ho dimenticato chi mi portò a Bergamo: Percassi, Previtali e Vitali».

Dopo di lui, Morfeo: «Questa è la mia seconda città, tornerò sempre volentieri a Bergamo».

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