Palazzi può chiedere le carte
L'Atalanta rischia un'ammenda

Riguardo la presunta vendita di biglietti «sottobanco» agli ultrà, qualora gli atti raccolti dalla Digos venissero trasmessi alla Procura federale (il pm Carmen Pugliese non l'ha per ora fatto), all'Atalanta potrebbe anche essere contestata la violazione del codice di giustizia sportiva. In particolare l'articolo 12 (comma 2): «Le società sono tenute all'osservanza delle norme e delle disposizioni emanate dalle pubbliche autorità in materia di distribuzione al pubblico di biglietti di ingresso, nonché di ogni altra disposizione di pubblica sicurezza relativa alle gare da esse organizzate».

Le sanzioni per i casi meno gravi prevedono un'ammenda che, per le società di serie B (la presunta violazione sarebbe avvenuta lo scorso anno), va dai i 6.000 ai 50 mila euro. Nei casi più gravi sono previsti: l'obbligo di disputare una o più gare a porte chiuse; di disputare una o più gare con uno o più settori chiusi al pubblico; oppure la squalifica del campo fino a due anni.

Ai titolari delle due ricevitorie, invece, la polizia contesta di aver venduto più di quattro biglietti alla stessa persona (proibito dalla legge 41 del 4 aprile 2007). In ciascuna ricevitoria, infatti, i tagliandi venivano ritirati da un incaricato della Curva, pagati regolarmente e distribuiti poi durante la riunione del martedì al Covo oppure il sabato prima dell'inizio della partita.

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