Atalanta, Marino è al lavoro
E se arrivasse un «bomber»?

Pier Paolo Marino, nella sua trentennale carriera dirigenziale nel calcio che conta, vanta una serie di colpacci di mercato, parecchi dei quali messi a segno in dirittura d' arrivo. Perché allora si dovrebbe smentire alla corte di Antonio Percassi?

Pier Paolo Marino, nella sua trentennale carriera dirigenziale nel calcio che conta, vanta una serie di colpacci di mercato, parecchi dei quali messi a segno in dirittura d' arrivo. Perché allora si dovrebbe smentire alla corte di Antonio Percassi da lui fortemente voluto in prima persona e ingaggiato qualche giorno dopo la notizia sull'uragano-calcio scommesse resa nota in conferenza stampa dalla Procura della repubblica di Cremona?

La caccia al classico pezzo da novanta, quanto meno formato Atalanta, va ben al di là, secondo noi, di un semplice e teorico auspicio. Non vale la pena sbizzarrirsi né sui nominativi né su sommari identikit per non incorrere in figuracce di ogni genere.

E non è certo Marino ad aiutarci visto che ci imbattiamo in un personaggio che ha costruito sulla riservatezza e sulla strategica furbizia di movimento in materia alcune delle armi puntualmente vincenti.

Sino ad adesso l'ex direttore generale del Napoli ha parlato di campagna acquisti pressoché delineata con l'argentino Denis, praticamente nerazzurro, e con un difensore qualora Manfredini dovesse rimanere appiedato anche dai giudici dell' appello sportivo.

Ma un conto sono le dichiarazioni ufficiali in conferenza stampa altra cosa è l'operatività nelle trattative che sono tuttora oltremodo frenetiche. Si può, comunque, andare sul sicuro ipotizzando il reparto di quello che ricoprirà il mister x in questione.

Scrutando con scrupolo l'attuale organico a disposizione di Stefano Colantuono, le corrdinate ci dirigono dritti dritti verso una punta specie se, come pare, Ardemagni (nei suoi confronti non mancano rischieste in serie B) non verrà confermato.

Qualche addetto ai lavori, invece, preferirebbe privilegiare il centrocampo optando per una pedina di spiccata nonostate in quella zona del terreno di gioco non difetti l' abbondanza. Ma sotto l'aspetto dell'effetto emotivo alzi la mano quel tifoso che resterebbe insensibile di fronte all' arrivo di un bomber di nome e, però, al tempo stesso, di fatto?

E Marino pensate che non ne tenga conto?

Arturo Zambaldo

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