Comark, la promessa di Lentsch
«Tranquilli, torneremo sul mercato»

Massimo Lentsch, dalla vacanza ferragostana sulle invidiabili spiagge delle Eolie, invia al tifosi della Comark un inequivocabile messaggio: «La dirigenza a seconda del comportamento della squadra nelle prime gare valuterà se rituffarsi sul mercato».

Ci va di tranquillizzare quei non pochi tifosi che giustificatamene stanno mugugnano nel constatare che la nuova Comark è stata, sin qui, confezionata con un eccesso di under. E' solo il caso di ricordare subito che, oggi come oggi, il team trevigliese dispone di soli due senior, i trentenni Vitale e Zanella e di addirittura otto pedine di età anagrafica tra i diciotto e i ventidue anni.

Se, poi, vogliamo evidenziare proprio tutto sull' argomento aggiungiamo che l' allenatore, Adriano Vertemati, ha appena trent' anni, esordiente per di più nella terza divisione nazionale. Ma torniamo a bomba. A rassicurare, in un certo qual modo, i supporter è l' appassionato e vulcanico sponsor Massimo Lentsch che fuori da ogni schema ufficiale, dalla vacanza ferragostana sulle invidiabili spiagge delle Eolie ha inviato un inequivocabile messaggio.

“Calma, calma, nessuno ha le fette di salame sugli occhi! Pur non facendo parte del consiglio direttivo so che la dirigenza a seconda del comportamento della squadra nelle prime gare del campionato valuterà a fondo se rituffarsi sul mercato. Una cosa è certa: il presidente Gianfranco Testa, da poco insediatosi in vetta, è intenzionato a onorare al meglio il suo ruolo per cui escluderei passi indietro per quanto concerne l' immagine e la storia di questa società”.

E, secondo noi, ricorrere alla campagna rafforzamento non si farà attendere. Riproponendo, ad esempio, il quintetto della passata stagione sportiva formato da Marino, De Min, Reati, Borra (Zanella) e Vitale (Cristalli) e confrontandolo con l' attuale, Vitale, Borra (Zanella) e i baby Maffi, Cazzolato e Marulli il nostro punto di vista è un “no comment” più che eloquente.

Del resto anche a detta di un paio di addetti ai lavori presenti al PalaFacchetti alle due prime amichevoli con gli avversari dei college statunitensi sono emerse lacune con particolare riferimento all' inesperienza, e non è una novità, dello stesso collettivo e alla mancanza di un classico “mangia canestri”.

Arturo Zambaldo

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