Il dg Marino e il mercato:
Se c'è l'occasione la prendiamo

Le presentazioni dei nuovi giocatori atalantini sono sempre accompagnate dalle parole di Pierpaolo Marino, direttore dell'area tecnica atalantina. Alla presentazione di Denis il dirigente nerazzurro ha detto la sua sugli ultimi giorni del calciomercato.

Le presentazioni dei nuovi giocatori atalantini di questa pazza estate sono sempre accompagnata dalle parole di Pierpaolo Marino, direttore dell'area tecnica atalantina. Anche nel corso della presentazione di Denis il dirigente nerazzurro ha detto la sua sugli ultimi giorni del calciomercato che attendono l'Atalanta.

“Siamo ad un punto virtualmente finale per il potenziamento della squadra - ha affermato Marino -. Quello che avevamo promesso lo abbiamo fatto: due difensori, un centrocampista, che possiamo definire atipico come Moralez, e poi Denis. Quello che può succedere negli ultimi giorni di calciomercato è una catena che potrebbe generare novità, nessuna come tante. Se si presentasse l'occasione buona saremo pronti a coglierla al volo, basta che ci permetta di mantenere la rosa nel numero giusto di giocatori. Ingressi potranno essercene, basta che siano favoriti da cessioni”.

Marino ha poi risposto ad alcune domande sul ventilato sciopero dei calciatori, augurandosi buonsenso da entrambe le parti. “Mi auguro solo che ci sia buonsenso da una parte e dall'altra. Deve esserci dalla parte dei calciatori, perché quello che chiedono le società non è la fine del mondo: rispettare quello che tutti gli italiani faranno, cioè donando il contributo di solidarietà. Quello delle rose è un problema falso: non credo che per il giocatore in esubero il suo problema sia quello di allenarsi in gruppo o fare le amichevoli. Noi questa problematica l'abbiamo scongiurata, ma sentiamo il problema del primo contratto di un giovane. Chi investe sui giovani deve anche metterli sotto contratto per evitare delle fughe: nel caso in cui un ragazzo non troverebbe una squadra, secondo la richiesta dei calciatori, dovrebbe essere aggregato alla prima squadra, e questo a noi creerebbe problemi”.

Il dirigente atalantino ha racchiuso in poche battute il pensiero più interessante proveniente da Zingonia in questa giornata dedicata alla presentazione di Denis. Marino ha affermato che il sistema calcio pende dalla parte dei calciatori, che dovrebbero pensare seriamente a tutto il processo delle ultime settimane e, aggiungiamo noi, pensare a chi se la passa molto peggio di loro.

“Fin dal 1979 in poi c'è stata l'annata ciclica in cui si rischiava lo sciopero dei calciatori: regolarmente il presidente di turno cedeva alle loro richieste e questo ci ha portato ad un sistema sbilanciato in loro favore.- ha continuato Marino -. In uno scenario come quello di oggi, in cui la gente vede la fame con gli occhi e l'insicurezza economica, credo che questa volta bisogna mostrare buonsenso e mettere i puntini sulle i. Le società dovranno mantenersi ferme e dall'altre parte sarebbe necessario un passo indietro. I club fanno degli errori, ma sono in difficoltà economica proprio perché il sistema è sbilanciato. Le società faticano a gestire i costi di gestione, ossia gli stipendi dei calciatori. Questo è il mio modo di pensare, con grande serenità.”

Alla conferenza stampa ha preso parte anche il direttore sportivo Gabriele Zamagna, che ha riassunto così il mercato nerazzurro. “Stiamo cercando di dare a Colantuono un gruppo numericamente giusto: abbiamo situazioni aperte in uscita. Non siamo stupiti di Minotti, ma siamo felici della crescita veloce del ragazzo. Gabbiadini è meglio che resti giocando molto, perché è un ragazzo di prospettiva, che potrà imparare molto da Denis. Cigarini lo conosciamo benissimo sia io che Marino: qua ha lasciato un buon ricordo, ma a centrocampo pensiamo di essere giusti, sia qualitativamente che numericamente”. Simone Masper

© RIPRODUZIONE RISERVATA