Peluso: «Attenti al Palermo,
ma in casa siamo molto forti»

«Servirà la stessa intensità di Genova». Lasciata ormai alle spalle la positiva prestazione di Genova, in casa Atalanta si pensa al futuro prossimo, e all'avversario del match delle 12.30 di domenica 18 settembre, il Palermo di Devis Mangia.

«Servirà la stessa intensità di Genova». Lasciata ormai alle spalle la positiva prestazione di Genova, in casa Atalanta si pensa al futuro prossimo, e all'avversario del match delle 12.30 di domenica 18 settembre, il Palermo di Devis Mangia.

I nerazzurri esordiranno tra le mura amiche e per Federico Peluso la salvezza passa giustamente da Bergamo. «Eravamo partiti male, ma siamo riusciti a reagire e abbiamo fatto un'ottima gara - ha affermato il numero 13 atalantino -. Si può ancora migliorare: speriamo di aver imboccato la strada giusta. L'Atalanta nel corso dei suoi anni ha costruito le sue imprese tra le mura amiche. Puntiamo tanto sulle partite in casa e speriamo di partire con il piede giusto contro il Palermo. Sarà importante giocare con la stessa intensità di Genova».

L'esordio stagionale del buon terzino atalantino verrà però ricordato per l'equivoco con Stefano Lucchini, che è costato all'Atalanta la rete del definitivo pareggio genoano. «Dispiace aver macchiato la prestazione con quell'errore, ma sono episodi che possono capitare. In pochi secondi può succedere di tutto. Sono andato con la convinzione di prendere la palla e magari se avessi detto una parola a Stefano me l'avrebbe lasciata: sono attimi in cui uno è concentrato più sulla palla che sul fatto di chiamarla».

«Possiamo migliorare ancora: su qualche ripartenza e su qualche colpo di testa abbiamo sofferto, però abbiamo fatto una buona gara. Anche quando fai una partita perfetta devi sempre migliorare: dobbiamo lavorare sulle piccola sbavature, perché la serie A non perdona».

Da brocchi a fenomeni: è bastata una partita di campionato per portare una squadra, sconfitta dal Gubbio, dalle ceneri agli onori della cronaca. «Il calcio è così. Adesso in molti ci hanno esaltato, ma noi dobbiamo trovare il nostro equilibrio, credere nel lavoro che facciamo. Non dobbiamo esaltarci dopo tanti elogi, ma non dovremo abbatterci dopo partite in cui faremo meno bene. La A è tutta un'altra cosa e lo sapevamo. Non puoi sbagliare nulla, mentre in B magari una piccola disattenzione non la pagavi seriamente. Il margine di errore deve essere ridotto al minimo».

L'attesa ora è per l'esordio casalingo contro il Palermo dell'ex Barreto, affrontato all'ora di pranzo: un avversario ostico che ha dimostrato il proprio valore battendo un'Inter irriconoscibile. «Servirà la stessa mentalità di Genova - ha concluso Peluso -. Quando tutti remano verso lo stesso obiettivo quella è l'arma più letale per gli avversari. Tutti devono giocare con il coltello tra i denti. Poi i grandi giocatori sono in grado di decidere lo stesso le partite con la loro classe. Noi dovremo entrare in campo con la mentalità mostrata dopo il gol subìto in apertura a Genova».

«Il Palermo non è una sorpresa e sappiamo che è una grande squadra. Giocare alle 12.30 è un po' strano, ma ora il calcio è anche questo. È un orario strano perché non sai mai come alimentarti. Ci adatteremo sicuramente. Faremo una prova in settimana per vedere come reagisce il nostro fisico agli orari diversi».

Simone Masper

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