Scommesse, prime motivazioni
Atalanta-Piacenza, Paoloni sapeva

La Corte di Giustizia Federale ha reso note le motivazioni in merito al respingimento del ricorso presentato dal giocatore Marco Paoloni contro la squalifica di 5 anni. Si è ancora in attesa delle motivazioni specifiche su Doni e l'Atalanta.

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La Corte di Giustizia Federale ha reso note le motivazioni in merito al respingimento del ricorso presentato dal giocatore Marco Paoloni (ex Cremonese) contro la squalifica di 5 anni. Si è ancora in attesa delle motivazioni specifiche su Doni e l'Atalanta.

Nel comunicato relativo a Paoloni - incidentalmente - si parla anche della partita Atalanta Piacenza per la quale all'ex portiere grigiorosso è stato contestato l'illecito «consistente nell'aver posto in essere, in concorso con altri tesserati, atti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato, prendendo contatti ed accordi rivolti allo scopo».

Nell'atto di accusa - si legge nel comunicato - si parla anche del presunto accordo che sarebbe stato suggellato per Atalanta-Piacenza con la stretta di mano in campo fra il piacentino Gervasoni e il calciatore atalantino Doni, «così simboleggiando l'illecito patto alterativo», si legge nel testo delle decisioni.

«Quanto ad Atalanta-Piacenza la partecipazione di Paoloni all'accordo illecito - prosegue il testo - si ricava positivamente dalla conversazione tra Erodiani e Parlato del 15 marzo scorso nel corso della quale viene fatto riferimento all'appellante quale intermediario per l'alterazione del risultato grazie ai suoi contatti con l'ex compagno di squadra».

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