Un ko che non deve abbattere
Pensiamo a rincorrere la salvezza

L'Atalanta è rientrata dalla capitale sconfitta per la prima volta in questo campionato. Non per questo ci si deve abbattere, memori dei dieci punti messi in cassaforte dopo soli cinque turni, figli di un pareggio e di tre vittorie davvero spumeggianti.

L'Atalanta è rientrata dalla capitale sconfitta per la prima volta in questo campionato. Non per questo ci si deve abbattere, memori dei dieci punti messi in cassaforte dopo soli cinque turni, figli di un pareggio e di tre vittorie davvero spumeggianti.

Avessimo quanto meno impattato con i romanisti saremmo alle stelle proseguendo chissà quali sogni. Non ci rimane che ricordare il razionale obiettivo dell'estate che parlava e parla del raggiungimento della salvezza il più in fretta possibile.

Sulla prestazione dei nerazzurri all'Olimpico, lungi dall'esprimerci in termini sconfortanti. Al di là dei 45' iniziali con l'Atalanta priva, per larghi tratti, del furore agonistico alla quale ci aveva piacevolmente abituato, nella ripresa i nerazzurri non ci sono dispiaciuti.

Chi, del resto, dopo il gol di Denis al 3' (1-2) e sino al 38' (rete, autore Simplicio, del definitivo 3-1) non aveva sperato nel pareggio? Ciò in virtù di una supremazia territoriale e di una ritrovata autostima da parte dell'intero collettivo. Guai, poi, non tenere presente la qualità di avversari, che nonostante un avvio di torneo piuttosto claudicante, vantano un complesso di indiscutibile spessore.

È fuori dubbio che se la totalità degli atalantini si fosse superata nel rendimento staremmo parlando di cose maggiormente gradevoli. Invece concedere ai nobili antagonisti pedine importanti come a centrocampo Brighi e Cigarini; in avanti Moralez (si è mangiato un gol grande come una casa al 3') e in difesa un non sempre attento e incisivo Bellini sono un lusso che non possiamo permetterci nella maniera più assoluta.

Alle insufficienti prove dei giocatori citati vanno, viceversa, magnificate quelle di Denis (sin qui 4 gol, e scusate se è poco) Masiello e Schelotto. Quest'ultimo, ormai in meritato profumo di Nazionale anche se meno brillante del solito, è stato il nerazzurro più temuto, a buona ragione, dai giallorossi.

In conferenza stampa mister Stefano Colantuono nel considerare il passo falso un episodio o giu di lì ha sottolineato la bontà del complesso capitanato da Totti. Importante sarà metabolizzare a dovere l'infausta trasferta nel corso dell' interruzione del campionato.

Alla ripresa ci attende allo Comunale l'Udinese, altra formazione di indiscusso livello. La ricerca di punti, ribadiamo, salvezza non dovrà andar sprecata.

Arturo Zambaldo

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