Agostini sulla morte di Simoncelli
«Non dobbiamo cercare colpe»

«Purtroppo per l'incidente a Simoncelli non dobbiamo cercare colpe. Purtroppo questa caduta è stata fatale. Inutile parlare di sicurezza e di protezione». Così il 15 volte campione Giacomo Agostini, intervenuto a Radio Anch'io Lo Sport su Radiouno, torna sull'incidente mortale avvenuto ieri a Sepang all'inizio della gara di Motogp nel quale ha perso la vita Marco Simoncelli.

«L'elettronica? Credo che non abbia influito niente - continua Gresini - ma noi vorremmo che fosse solo il pilota a gestire la moto. Le gomme? Hanno anche loro un pò di colpa, oggi tutti i piloti chiedono che la gomma resista dal primo all'ultimno giro, i costruttori cercano di accontentarli e fanno gomme più dure, ma quando parte e fugge via lo fa senza avvertirti. Bisognerebbe tornare ai miei tempi quando a metà gara la gomma si degradava e si doveva guidare tutti facendo più attenzione. Quando correvo io c'era il caschetto, una tuta leggerissima, nei circuiti piante e guard rail, non c'era via di scampo e ne ho visti tanti miei colleghi andar via. Oggi si sono fatti tantissimi passi avanti, ma quando ti arrivano addosso due moto da 150 Kg l'uno non c'è nulla da fare».

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