La Comark piega Torino
Una vittoria di prestigio

È finita tra gli applausi di marca, naturalmente, Comark. Una vittoria non qualunque, quella del team trevigliese al PalaFacchetti, perché stavolta capitan Zanella e compagni hanno superato rivali che erano in vetta alla classifica. Vitale miglior marcatore.

COMARK-TORINO 69-59
COMARK TREVIGLIO: Borra 12, Vitale 15, Fabi 8, Planezio 5, Maruklli 2, Molinaro 11, Cazzolato 12, Zanella 4, Carnovali, Tomasini. All. Vertemati. TORINO: Tassinari 12, Portannese 13, Giadini 5, Masper 14, Parente 4, Conti 8, Fontecchio 3, Defant, Giusto, Baldasso. All. Faina.

È finita tra gli applausi di marca, naturalmente, Comark. Una vittoria non qualunque, quella del team bergamasco al PalaFacchetti, perché assume un significato particolare. Rispetto ai pur graditi cinque successi precedenti, capitan Zanella e compagni hanno, questa volta, messo in ginocchio avversari che prima del match condividevano la vetta della classifica del mini girone in compagnia della riconosciuta corazzata Omegna.

Evviva, dunque, i baby della Bassa, compresi gli unici due «veci», i trentenni Vitale e Zanella, senza dimenticare coach Vertemati, anche lui giovanissimo, al quale vanno confermati i già riconosciuti meriti. La vittoria, per di più, non è stata sofferta visto che dalle battute iniziali e sino a metà del quarto tempo la Comark aveva raggiunto, addirittura, un margine di 18 lunghezze.

Per arrivare a tanto la formazione della Bassa ha giostrato al meglio sia sotto l'aspetto individuale che da parte del collettivo. Non costituisce, ormai una novità, se i migliori sono stati «torre» Borra (12 punti e altrettanti rimbalzi), Vitale (15 punti, miglior realizzatore della gara) e Cazzolato (12 punti in aggiunta ad una efficace regia), subito seguiti da Molinaro.

I parziali. Primo e secondo tempo alquanto equilibrati (19-19 e 35-30). Strappo dei padroni di casa nel corso della frazione, dopo l'intervallo lungo (41-32 al 2' e finale 57-44). Praticamente senza storia il quarto tempo: 62-44 al 2' e 65-47 al 5'.

Fisiologica la reazione dei piemontesi nei 180 secondi successivi che è valsa loro, soltanto, di ridurre il passivo fino a 8 punti (65-57) a 3' dal termine. È stato, tuttavia, sufficiente lo scontato time out chiesto da Vertemati per rimettere le cose sul giusto binario e concludere, così, la sfida tra le ovazioni generali.

Arturo Zambaldo

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