Mondonico parla di Yara:
«Bimbi, fidatevi dei genitori»

Emiliano Mondonico è stato premiato dal Panathlon Club di Bergamo per il suo fair play. Il Mondo: «Le regole del fair play sono valide anche per la vita». Ai bambini ha ricordato: «Il cattivo è dietro l'angolo, come per Yara. Fidatevi dei vostri genitori».

Le storie di Mondonico e Merelli, così diverse, ma così d'attualità. L'ex allenatore nerazzurro e l'alpinista sono stati premiati nella sala Viterbi della Provincia dal Panathlon Club di Bergamo. L'associazione cittadina quest'anno ha deciso di assegnare il premio Panathlon Fair Play 2011 alla carriera a Gianbattista Negretti, già presidente del Panathlon Club e del Csi, oltre che valido dirigente di atletica, basket e calcio.

Il premio dedicato alla promozione dello sport è stato vinto da Enzo Fumoso, insegnante, tecnico promotore ed organizzatore di attività sportive. La borsa di studio Baldassare Agnelli è invece andata alla Scuola Primaria di Adrara San Martino, per l'impegno dei ragazzi e degli insegnanti nei percorsi formativi.

Gli ospiti d'onore sono stati per l'appunto Emiliano Mondonico e Mario Merelli, ai quali è stato donato un premio speciale come esempio di comportamento etico e sociale di alto significato culturale. L'allenatore ha rivolto un messaggio particolare ai ragazzi di Adrara San Martino presenti in sala, riflettendo sulla malattia che l'ha colpito nell'ultimo anno, ma dalla quale è riuscito ad uscirne indenne e ha ricordato anche Yara Gambirasio, scomparsa un anno fa.

«L'affetto di Bergamo mi ha aiutato tantissimo. Mi sono affidato a mani buone: quando hai un'ottima squadra vincere non è poi così difficile. Le regole del fair play non sono solo per lo sport, ma anche per la vita. Abbiate fiducia nei vostri genitori. Sono loro i vostri angeli custodi, non tutto quello che avete intorno. Non dimenticatevi che il cattivo è dietro l'angolo, come per Yara. Ci sono altri cattivi che cercheranno di farvi del male: ecco perché è importante l'aiuto dei vostri genitori».

L'alpinista ha voluto dedicare il premio ricevuto a tutti i suoi «colleghi» amanti della montagna. «È un premio più per il mondo della montagna che per me - ha affermato -. Nel mio sport non ci sono i Mondiali o le Olimpiadi: questi sono i veri riconoscimenti di cui andare fiero. La montagna è la mia vita».

Simone Masper

© RIPRODUZIONE RISERVATA