Commandos, 40 anni fa
nasceva la prima «curva»

Uniti si vince. Era questo il motto dei Commandos, il primo gruppo caldo del tifo atalantino, nati quarant'anni or sono, al rientro da una vittoriosa trasferta a Verona, il 12 dicembre 1971. All'epoca si aggregavano alle carovane organizzate dagli Amici dell'Atalanta.

Uniti si vince. Era questo il motto dei Commandos, il primo gruppo caldo del tifo atalantino, nati proprio quarant'anni or sono, al rientro da una vittoriosa trasferta a Verona, il 12 dicembre 1971. All'epoca prenotavano contemporaneamente alle carovane organizzate dagli Amici dell'Atalanta: questo permetteva di ritrovarsi tutti insieme, quasi sempre sul pullman numero 1.

Erano una compagnia di diciottenni che si ritrovava alla fontana delle Poste e che aveva una gran passione per le feste danzanti del sabato, ma soprattutto per l'Atalanta. E sul pullman che li riportava a casa, quella sera di dicembre, decisero di fondare un club che allo stadio si facesse vedere e sentire, come capitava in molte altre città.

Fu così che, nella latteria di Gianluigi «Jim» Cuminetti, in via Matris Domini, nacquero i Commandos: con Piermauro «Mamo» Rovetta, Claudio Savoldelli, Maurizio Carsana, Dario Malacarne, Fulvio Bresciani, Lucio Bazzana e Carlo Agazzi. Pochi giorni dopo arrivò anche Ruggero «Geo» Longhi Zanardi che sarà anche l'ultimo presidente del gruppo.

 I Commandos si danno uno statuto preciso e rigoroso: niente politica e niente atti violenti, chi sgarra paga e, infatti, un esponente che lanciò in aria un razzo fu espulso il giovedì successivo. Ma a fine anni Settanta si fanno largo altri gruppi più propensi a menar le mani: i Commandos non ci stanno e si sciolgono nell'ottobre '82.

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