Atalanta, c'è un po' di rammarico
Ma teniamoci ben stretto il punto

Atalanta da 5 nel primo tempo e da 8 nella ripresa: complessivamente, quindi, da sufficienza piena. Un pareggio che, in ogni caso, fa classifica ma che di nuovo ci lascia un po' di amaro in bocca.

Atalanta da 5 nel primo tempo e da 8 nella ripresa: complessivamente, quindi, da sufficienza piena. Un pareggio che, in ogni caso, fa classifica ma che di nuovo ci lascia un po' di amaro in bocca. Sì perché, pareggiato il gol iniziale dei viola a 6 minuti dal termine e addirittura segnato, una manciata di secondi dopo, la rete del sorpasso, nei successivi 180” i nerazzurri hanno subito il gol del 2 a 2.

Amarezza doppia, se la si vuol dire tutta, considerato che il pari della Fiorentina è avvenuto su un'azione viziata da una evidente irregolarità. Pur tenendo onestamente conto della superiorità dei toscani sino al riposo, se i nerazzurri fossero rientrati a Bergamo con l'intero bottino non avrebbero, comunque, rubato nulla. Atalanta, dunque, e non è cosa inedita, dal doppio volto. Difficile motivare e leggere la netta metamorfosi. Pressochè al pronti e via atalantini succubi del predominio territoriale degli ospiti in grado di mettere alle corde gli avversari sia per la vigoria atletica sia per le giocate d' attacco.

Atalanta incapace in fase di costruzione a centrocampo e di conseguenza per niente incisiva in avanti. Mister Stefano Colantuono deve aver sfruttato l'intervallo per mettere a posto la quadratura del cerchio e per trasmettere quantità industriale di carica agonistica proprio a tutti, nessuno escluso. Ed anche se le due reti nerazzurre sono arrivate oltre la mezz'ora si è visto subito ben altro team, finalmente ordinato nella zona nevralgica del terreno di gioco a beneficio della spinta e pericolosità offensiva. Lo stesso vale per la velocizzazione delle azioni e per la carica agonistica.

Insomma una squadra sul copione di quell'Atalanta applaudita spesso e volentieri dai nastri di partenza del campionato ai giorni nostri. Mettiamoci in saccoccia quest'altro prezioso punto proiettandoci nel prossimo-futuro: già mercoledì 21 ospiteremo allo stadio «Azzurri d' Italia» il Cesena che anche se rivitalizzato nel morale dagli ultimi risultati positivi dovrà confrontarsi con contendenti che ci vorranno regalare un felice Natale. I presupposti non mancano...

Arturo Zambaldo

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