Il comunicato della Polizia di Stato:
le accuse sono di truffa e frode sportiva

Gli indagati devono rispondere dei delitti di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.

Gli indagati devono rispondere dei delitti di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. Alle indagini hanno preso parte anche le Squadre Mobili di Venezia, Bari e Lecce. «Il Procuratore della Repubblica di Cremona, Roberto Di Martino - si legge nel comunicato della Polizia di Stato - ha diretto l'inchiesta sul match fixing, per la quale sono in corso l'esecuzione dei provvedimenti restrittivi, emessi dal gip di quel Tribunale, Guido Salvini».

L'operazione odierna costituisce la seconda tranche dell'inchiesta, sempre condotta dalla Procura della Repubblica di Cremona, conclusasi, lo scorso giugno, con la cattura di 16 altri indagati, tra i quali l'ex calciatore Beppe Signori e gli altri giocatori di calcio Marco Paoloni del Benevento, nonchè Vincenzo Sommese e Marco Micolucci dell'Ascoli. «Le indagini, svolte da un gruppo di lavoro appositamente costituito da investigatori delle Squadre Mobili di Cremona, Brescia Bologna e del Servizio Centrale Operativo, - si legge nel comunicato - hanno svelato l'esistenza di un gruppo delinquenziale, avente epicentro a Singapore e basi operative nell'Est Europa con l'obiettivo di alterare i risultati delle partite di calcio, anche dei campionati italiani, per lucrare indebiti profitti sulle scommesse relative agli incontri truccati».

I calciatori sarebbero stati corrotti al fine di falsare i risultati dei match calcistici su cui il gruppo criminale avrebbe scommesso ingenti somme di denaro. Una ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa anche nei confronti del capitano dell'Atalanta, Cristiano Doni, già sospeso dall'attività agonistica per tre anni da parte della giustizia sportiva. Il giocatore della compagine orobica, assieme ad altri due indagati, Antonio Benfenati (gestore di uno stabilimento balneare a Cervia) e Nicola Santoni, ex preparatore atletico del Ravenna, sarebbe coinvolto nella «combine» di due partite dell'Atalanta della scorsa stagione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA