Doni e i suoi precedenti giudiziari
Assolto nel 2001, «sempre a testa alta»

Cristiano Doni non è la prima volta che è al centro di un processo sportivo. Nella stagione 2000-2001 venne accusato assieme ad altri giocatori di aver pilotato il risultato di una partita di Coppa Italia dell'Atalanta contro la Pistoiese, per poi essere scagionato.

Cristiano Doni non è la prima volta che è al centro di un processo sportivo. Nella stagione 2000-2001 venne accusato assieme ad altri giocatori di aver pilotato il risultato di una partita di Coppa Italia dell'Atalanta contro la Pistoiese, per poi essere scagionato. Da qui il gesto, dopo ogni gol, della mano sotto il mento: «Non è solo un gesto di esultanza ma uno stile di vita» ha detto spesso il calciatore.

Per quanto riguarda questa nuova fase giudiziaria, tre anni e mezzo di squalifica era stata, finora, la pena inflitta dalla giustizia sportiva. Per Cristiano Doni, 38 anni, l'equivalente di un addio al calcio. La sanzione era stata stabilita lo scorso 9 agosto dalla Commissione disciplinare
della Federcalcio. A carico di Doni era stata accertata la responsabilità nella realizzazione dell'illecito sportivo aggravato su Atalanta-Piacenza del 19
marzo. Ma Doni non si era arreso ed a settembre aveva presentato
istanza presso il Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport (Tnas), che non ha ancora deciso in merito.

© RIPRODUZIONE RISERVATA