L'Idv su Doni: via la benemerenza?
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«Era il 2008 quando il Comune riconobbe la benemerenza civica a Cristiano Doni. Dopo l'arresto è logico chiedersi se davvero sia il caso di mantenere tale riconoscimento». Lo dice l'IdV in Comune a Bergamo. E tu cosa ne pensi? Vota il sondaggio

«Era il 2008 quando il Comune di Bergamo riconobbe, su proposta della Lega, la benemerenza civica all'allora capitano dell'Atalanta Cristiano Doni, per il lustro portato alla città grazie ai suoi indiscussi meriti sportivi. Dopo l'arresto, però, è logico chiedersi se davvero sia il caso di mantenere tale riconoscimento considerando il significato e l'altissimo valore etico e morale del premio». A dichiararlo è Simone Scagnelli, coordinatore provinciale dell'Italia dei Valori di Bergamo.

«Nessuno di noi – ha proseguito Scagnelli - può mettere in discussione i meriti sportivi di Cristiano Doni ma, alla luce delle recenti vicende giudiziarie, che con la stessa intensità dei passati successi hanno duramente colpito tutti gli sportivi bergamaschi lasciando l'intera comunità attonita e delusa, sarebbe opportuno rivedere tale scelta, non per punire capitan Doni come persona, che speriamo invece possa dimostrare presto la sua totale estraneità alla vicenda e la sua innocenza, ma per tutelare l'immagine dell'Atalanta, patrimonio della città e di tutti i bergamaschi, che con le sue imprese sportive, dal 1907 ad oggi, ha rappresentato al meglio lo spirito e i valori della nostra terra».

«In questo caso – ha concluso Scagnelli - senza scivolare nella retorica tra colpevolisti e innocentisti, le istituzioni cittadine dovrebbero impegnarsi a tutelare quel bene primario e prezioso rappresentato dalla nostra Dea». Per questo motivo il gruppo consiliare dell'Idv nel Comune di Bergamo valuterà nei prossimi giorni un'interpellanza sull'argomento affinché venga riposta la giusta attenzione sulla questione. «Da cittadino e sportivo bergamasco credo che questa vicenda sia inevitabilmente triste - continua Grossi - ma la responsabilità istituzionale e il ruolo super partes ci impongono immediate prese di posizione».

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