Luigi Sartor, Capodanno in carcere
Palazzi, processo entro giugno

Luigi Sartor, ex giocatore di Inter, Roma e Parma, ha passato il Capodanno in carcere a Cremona dove si trova dal 19 dicembre. Mentre Alessandro Zamperini ha ottenuto sabato 31 gli arresti domiciliari, per Sartor le porte della cella sono rimaste chiuse.

Luigi Sartor, ex giocatore di Inter, Roma e Parma, ha passato il Capodanno in carcere a Cremona dove si trova dal 19 dicembre. Mentre Alessandro Zamperini, difeso dall'avvocato Roberto Ruggiero del Foro di Roma, ha ottenuto sabato 31 gli arresti domiciliari, per Sartor – i cui difensori Antonino e Valentina Tuccari avevano chiesto la libertà – le porte della cella sono rimaste chiuse.

Il procuratore Roberto di Martino aveva dato parere favorevole a entrambe le richieste, ma il gip Guido Salvini sabato ha deciso solo per il calciatore ex Roma, Modena e Chievo. Sabato gli avvocati Tuccari sono andati in carcere a Cremona per incontrare Sartor: all'uscita dal penitenziario i difensori, visibilmente contrariati, non hanno voluto rilasciare dichiarazioni. Mercoledì scorso avevano comunque depositato il ricorso al Tribunale del Riesame di Brescia. Giovedì scorso Sartor aveva risposto per circa sei ore alle domande del procuratore Roberto di Martino: il gip ha tempo fino a mercoledì prossimo per decidere.

Intanto il 2012 si prospetta come un anno di duro lavoro per la procura federale della Figc. La nuova ondata dell'inchiesta in corso a Cremona ha portato alla ribalta nomi vecchi e nuovi, con un'enorme mole di materiale da verificare per eventualmente procedere sul piano penale, e la giustizia sportiva si prepara ad affrontare la piena già nei primi giorni del 2012. Dopo gli arresti e i provvedimenti clamorosi, ora spetta agli uomini del procuratore federale Stefano Palazzi accertare se siano stati compiuti illeciti.

I tempi dell'inchiesta sportiva potrebbero essere di un paio di mesi mentre il processo si dovrebbe realisticamente concludere entro il termine della stagione con le eventuali penalizzazioni dei club coinvolti, se i fatti saranno accertati. Le ultime dichiarazioni fatte sotto interrogatorio dal giocatore del Piacenza Carlo Gervasoni, che ha coinvolto nel giro di combine un gran numero di tesserati di varie società, dalla serie A in giù, saranno la base del lavoro degli inquirenti federali.

L'obiettivo in ogni caso è che la prossima stagione calcistica, in tutte le categoria, possa essere programmata e iniziare nella massima trasparenza, senza strascichi o dubbi. In sostanza quindi le società chiamate in causa rischiano penalizzazioni se i fatti verranno dimostrati. Gervasoni ha chiamato in causa numerosi giocatori di serie A: tra questi Mauri della Lazio, Milanetto del Genoa, Benassi e Rosati del Lecce. Molto più numerosi sono poi i tesserati di società di serie B e delle altre minori, dal Bari all'AlbinoLeffe, dal Piacenza al Mantova. Tra i tifosi monta la preoccupazione e la rabbia, mentre le società si preparano a momenti difficili tra silenzi e smentite. E se l'Atalanta continua nel silenzio, l'AlbinoLeffe, prende le distanze dalle presunte combine, nega coinvolgimenti di suoi dirigenti e si definisce «parte lesa» nella vicenda calcioscommesse.

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