Marino: Gabbiadini ci preoccupa?
No, ha potenzialità che ci esaltano

A meno di due settimane dalla fine del calciomercato, in casa Atalanta potrebbero esserci altre novità. Gabbiadini gioca poco e potrebbe essere tirato dalle sirene. Marino: «Gabbiadini è un fuoriclasse, ma non è facile rubare minuti a Denis».

A meno di due settimane dalla fine del calciomercato in casa Atalanta potrebbero esserci altre novità, sia in entrata e soprattutto in uscita. I tifosi sembrano soprattutto preoccupati per le condizioni di Matteo Brighi, al momento diventato l'oggetto misterioso del mercato estivo, e per la situazione Gabbiadini.

Il direttore dell'area sportiva, Pierpaolo Marino, tranquillizza l'ambiente sulle voci che riguardano il giovane attaccante, mentre si dimostra un po' amareggiato per la situazione dell'ex centrocampista romanista. «Non abbiamo esigenze primarie - ha affermato il dirigente -. La qualità della rosa ci consente di far addirittura rifiatare elementi come Moralez».

«Staremo attenti a vedere se numericamente possiamo completare la squadra per dare al mister una doppia scelta in ogni ruolo, senza dover adattare nessuno. Di Brighi abbiamo fatto a meno finora e non ce ne siamo accorti: non so se i suoi problemi ci impongano di prendere qualcuno, visto che chi ha giocato finora è stato all'altezza . Mi dispiace per lui e per noi che la sua condizione fisica non sia mai stata eccellente, però nonostante questo non ne abbiamo sentito la mancanza».

Discorso diverso, invece, riguardo a Gabbiadini. Il ragazzo bergamasco sta incantando con la maglia dell'Under 21, mentre in nerazzurro deve accontentarsi di pochi spiccioli di gara, se non addirittura la panchina. «I procuratori fanno il loro gioco, noi dobbiamo preoccuparci di tutelare il patrimonio umano, economico e tecnico del ragazzo. Lo riteniamo un potenziale fuoriclasse, come dimostra nell'Under 21».

«Siccome ci arrivano determinati tam-tam dal mercato è chiaro che siamo attenti a valutare tutte le possibilità, ma non perché ci sia un'influenza da parte del procuratore. Rubare minuti al vicecapocannoniere del campionato di serie A non è una cosa semplice. Non siamo preoccupati, ma siamo esaltati dalle sue potenzialità».

Pierpaolo Marino ha parlato anche dell'acquisto di Stendardo e del problema infortuni in difesa, fatto quest'ultimo che ha costretto la dirigenza bergamasca a tornare sul mercato. «Stendardo è stato contattato già prima di Natale. Si sono verificate situazioni che ci hanno fatto accelerare la trattativa».

«Il ragazzo ha vissuto un momento particolare a Roma e la trattativa è stata portata avanti con qualche difficoltà. Con il presidente Lotito fortunatamente esistono ottimi rapporti, per cui è andato tutto a buon fine. Lo avrei voluto acquistare già quando ero a Napoli. Colantuono è stato una garanzia, perché lo conosce bene. Sappiamo del carattere del giocatore ed è adatto per raggiungere il nostro obiettivo».

«Al mercato possiamo guardare con tranquillità, perché abbiamo fatto bene in estate e non ci sono esigenze particolari. Se però, e ne parlavo con Bellini, ti s'infortunano giocatori a catena negli stessi ruoli difensivi e hai una recidività pesante nelle ammonizioni, è chiaro che sei costretto a tornare sul mercato. Stendardo dà maggiore qualità alla rosa, perché si giocherà uno dei posti da titolare».

Gabriele Zamagna, ds atalantino, ha invece parlato del mercato in uscita, mostrandosi invece più ottimista sulle condizioni di Brighi. «Sulla situazione di Caserta ci stiamo lavorando da diverso tempo. Le cose si programmano nel tempo e nel momento giusto vengono poi concluse. A Pettinari ed Ardemagni, giocatori su cui crediamo, abbiamo dato la possibilità di giocare con continuità. Su Brighi siamo rammaricati perché non è riuscito ad esprimere le sue qualità: ultimamente sta entrando in condizione, è sereno e determinato dopo il lungo periodo d'inattività ed è sulla strada giusta. Siamo convinti che riuscirà a darci una mano importante nei prossimi mesi».

Simone Masper

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