Gabbiadini, tutti ne parlano
Ma lui intanto gioca poco

Esiste un “caso Gabbiadini” all' Atalanta? Sì e no. Se stiamo alle dichiarazioni del suo procuratore il problema c'è in tutta la sua dimensione; se, invece, diamo valore alle parole di Pierpaolo Marino non vale la pena insistere sulla vicenda. Di certo, comunque, c'è‘ che il talentuoso bomber della nazionale under 21, già fortemente appetito da club blasonati nazionali e non, trova spazio col contagocce nel nostro campionato.

Da qui il chiaro messaggio lanciato a Sport Italia da Silvio Pagliari, agente del giocatore. Questi i passaggi dell'intervista più eloquenti “Siamo preoccupati perché finora ha giocato solo 160 minuti… A luglio valuteremo il suo futuro…E' chiaro che a noi piacerebbe vederlo giocare…”. Grande sostenitore di Gabbiadini è pure l'inviato del Corriere della Sera, Luca Valdisseri che lunedì scorso, per telefono, in diretta a “Tutto Atalanta”, su Bergamo Tv, ha detto “Mi stupisce il fatto che Stefano Colantuono faccia a meno di Gabbiadini, giocatore dai piedi estremamente sensibili e dall' innato fiuto del gol. Io che seguo spesso la Roma lo vedrei molto bene nello scacchiere di Luis Enrique magari insieme a Schelotto, altra pedina dalla “P” maiuscola”.

A Zingonia Marino, in conferenza stampa durante la presentazione del centrale difensivo Stendardo, ha messo i classici puntini sulla i “Gabbiadini – ha precisato il dirigente nerazzurro - rappresenta per la società un potenziale-fuoriclasse di portata tecnica ed economica di adeguato spessore. Per questo motivo siamo molto attenti a valutare le opportunità su largo raggio. Il suo impiego in prima squadra? Mi limito a dire che, adesso come adesso, è l' alternativa a Denis, ovvero, ad una punta che ha sin qui realizzato 21 gol”.

Altro autorevole parere sull' argomento l' ha espresso il procuratore bergamasco Giorgio Parretti ai microfoni di “Atalanta non solo”, rubrica settimanale in onda su Radio Alta “Gabbiadini – ha sottolineato - è un capitale che il presidente Antonio Percassi ha l'obbligo di salvaguardare. Io non affretterei rigorosamente i tempi trattandosi di un giovane che prima o poi verrà chiamato, di sicuro, a responsabilità che gli competono”. Insomma, correnti di pensiero differenti in attesa, a questo punto, di nuovi e palpabili segnali…

Arturo Zambaldo

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