Juve, una multa troppo lieve
I tifosi: due pesi e due misure

La decisione del giudice sportivo - che non ha adeguatamente sanzionato i tifosi juventini che hanno lanciato petardi e fumogeni in curva Sud, ferendo cinque persone - proprio non va giù ai tifosi atalantini. «Non si possono usare - scrivono - due pesi e due misure».

La decisione del giudice sportivo - che non ha adeguatamente sanzionato i tifosi juventini che hanno lanciato petardi e fumogeni in curva Sud, ferendo cinque persone - proprio non va giù ai tifosi atalantini. Le mie figlie piccole erano terrorizzate, ci racconta un ganitore; non si possono usare due pesi e due misure, ci scrive una tifosa della Nord; in questo modo si spegne la nostra passione per la squadra, continua un altro.

Ecco le email giunte in redazione
Sabato sera ho accompagnato mio figlio e due miei nipoti allo stadio e attraverso il vostro giornale vorrei «ringraziare» quattro tifosi atalantini ammesso che così si possano definire (due bulli e due pupe, ma definirli così è un modo gentilissimo) che ci hanno fatto assistere non ad una partita di calcio ma a novanta minuti di bestemmie, offese, minaccie, dimostrando il loro alto grado di intelligenza.
Tiziano R.

«Sabato scorso ero allo stadio,  nel settore curva Sud, con le mie due figlie di 11 e 14 anni. Per la prima volta le mie figlie hanno vissuto una serata di grande paura. Non era mai successo in questi ultimi anni. Fortuna che eravamo nella zona più esterna della Sud, verso la Creberg. Altrimenti anche noi avremmo rischiato di ricevere in testa bengala ed esplosivi vari.
Le mie figlie erano terrorizzate nel vedere bengala e raudi lanciati sulle teste delle persone e nel vedere varie persone, fra cui anche bambini, che hanno dovuto farsi medicare dal personale medico di servizio.
La cosa incredibile che tra i vari feriti vi erano anche tifosi della Juventus, presenti in mezzo a noi.
Sono abbonato da oltre trent'anni, mentre le mie figlie sono abbonate da tre anni. Ogni volta che arrivano a Bergamo gli ultras della Juventus accadono sempre gravi episodi di violenza, tanto è vero che due anni fa era stata vietata la trasferta ai tifosi della Juventus proprio per gli stessi motivi, e quel settore era stato riservato ai soli bambini e ragazzini.
Vorrei che qualcuno mi spiegasse:
1) Come mai l'Osservatorio della Prefettura ha consentito la trasferta agli ultras Juventini, sapendo che da sempre costituiscono motivo di grave pericolo?
2) Perché non è stato applicato il nuovo regolamento Figc che prevede la sospensione della partita in questi casi?
3) Perché gli addetti alla sicurezza non hanno adeguatamente informato il quarto uomo? (lo si capisce dal comunicato del Giudice Sportivo)
4) Perché nel provvedimento del Giudice Sportivo viene data una sanzione così morbida alla Juventus, nonostante i feriti provocati
5) Perché i giornali nazionali non hanno parlato dell'inciviltà degli ultras juventini che hanno sparato bengala  e botti vari addirittura durante il minuto di raccoglimento?
6) Perché la società Juventus non fa nulla nei confronti dei propri ultras?
Torno a ripetere che negli ultimi anni allo stadio non era mai successo nulla di simile. Infatti sono molte le famiglie e i bambini che sono tornati grazie alle nuove iniziative della società Atalanta e del presidente Percassi.
Ci auguriamo che l'Osservatorio della Prefettura, prenda atto dei gravissimi episodi di sabato sera, in modo di non consentire mai più trasferte agli ultras pericolosi di qualsiasi squadra.
Ringrazio per l'attenzione».
Guido Foiadelli

«Sono una tifosa abbonata alla curva Pisani  da parechhi anni e non ho ancora capito come ci possano essere due pesi e due diverse misure da parte delle forze dell'ordine e Questura compresa. Mi riferisco ai fatti avvenuti  in occasione di Atalanta-Juventus di sabato sera.
Mi chiedo come si possa  non prendere provvedimenti verso i tifosi juventini che hanno lanciato parecchi fumogeni, ma soprattutto bombe carta, ferendo la gente presente  in curva Sud.
Pochi anni fa - ricordiamoci - per aver spaccato un vetro, e sottolineo un vetro,  sono state diffidate molte persone che stavano solo guardando, e chiusa la curva per 4 mesi...
Mentre per questi juventini che hanno ferito della gente e non hanno rispettato il minuto di silenzio per Merelli nessun fermo. Gli stewards a cosa servono? E le telecamere? Se avessimo fatto una cosa così noi atalantini, nel nostro comunale o in qualsiasi altro stadio, i provvedimenti sarebbero arrivati in giornata.
A voi le vostre conclusioni...»
Stefania Gervasoni


«Buongiorno, mi sia concesso un augurio speciale a chi, come me, a costo di grossi  sacrifici,  ha scelto di dare al proprio figlio la possibilità di innamorarsi dell'Atalanta, e vede scemare ogni giorno di più questa passione.
La vede scemare per colpa di chi, questa passione, dovrebbe incentivare con senso di giustizia ed equità nei giudizi. Invece, stiamo assistendo a un continuo martellamento di queste nostre convinzioni con atteggiamenti che altro non fanno se non  demolirli.
Mi riferisco all'ennesima e contestatissima decisione del giudice sportivo. Continuate, continuate così! Toglieteci tutto, toglieteci la voglia di dire ai nostri figli che esistono ancora la giustizia, la sincerità, che non è vero che i potenti contano di più. Che di fronte a un giudice, qualunque esso sia, siamo tutti uguali.
Mio figlio ha studiato l'ordinamento dello Stato (5ª elementare) ed ha riposto esattamente a tutto ciò che gli è stato chiesto. Ma come posso rispondere se mi chiede: perché la legge, la giustizia, nel calcio non sono uguali per tutti? In questo momento penso che di auguri ne servano tanti, tanti, ma tanti.
Auguri a chi come me crede ancora che la passione possa sconfiggere le decisioni di persone che stanno rovinando e demolendo il pianeta calcio. Voglio credere che ciò non succeda, perlomeno lo spero».
Fausto Coggi

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