Masiello 2 ore e mezza sotto torchio
Sotto la lente una decina di partite

Oggi è stato il giorno di Andrea Masiello. L'ex difensore del Bari, ora in forza all'Atalanta, è stato interrogato nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Bari su alcune partite che sarebbero state truccate nell'ultima fase dello scorso campionato di serie A.

Oggi è stato il giorno di Andrea Masiello. L'ex difensore del Bari, ora in forza all'Atalanta, è stato interrogato nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Bari su alcune partite che sarebbero state truccate nell'ultima fase dello scorso campionato di serie A.

L'interrogatorio, svoltosi in una caserma top secret della Guardia di Finanza, è durato due ore e mezza: una decina le partite che sarebbero finite sotto la lente degli investigatori.

Così come avvenuto dopo l'interrogatorio di Cremona, anche questa volta al termine dell'interrogatorio, il verbale è stato secretato.

Dopo avere già raccontato la scorsa settimana la sua verità ai pm di Cremona che per primi hanno scoperchiato il sistema sulle presunte «combine» legate alle scommesse sportive, mercoledì il calciatore dell'Atalanta è stato ascoltato anche dagli inquirenti baresi.

Top secret la località in cui Masiello ha risposto alle domande del pm inquirente Ciro Angelillis e, probabilmente, anche a quelle del procuratore Antonio Laudati che da mesi ormai indaga su un filone tutto pugliese: le presunte infiltrazioni dei clan locali nella gestione delle scommesse. Con una ipotesi inquietante: che ambienti vicini alla criminalità abbiano truccato le partite, corrompendo i giocatori per poi scommettere su risultati sicuri. Guadagnando migliaia di euro.

Ufficialmente Masiello non è indagato dalla Procura di Bari, ma da quella di Cremona. Nel corso del suo interrogatorio davanti ai magistrati lombardi (anche se è stato secretato), stando ad alcune indiscrezioni, sarebbero state rivolte domande anche sulla gara Genoa-Bari dell'ottobre 2010. In quella occasione i biancorossi persero 2-1 dopo essere passati in vantaggio e avere giocato gran parte della partita con un uomo in più per l'espulsione di Moretti. Eppure i biancorossi si fecero superare a tempo scaduto dopo avere dato l'impressione di potere chiudere più volte la gara e sbagliando almeno un gol sotto la porta avversaria.

Sarebbe proprio questa la prima partita che apre il «capitolo Bari» del libro più ampio sul «Calcioscommesse» scritto dai magistrati inquirenti di Cremona? Oppure quella trasferta sfortunata sulla quale, dopo il suo esonero, l'ex tecnico Ventura rilasciò dichiarazioni di fuoco parlando di «anarchia» nello spogliatoio, resta confinata nelle «chiacchiere» da Bar dello Sport?

Gli investigatori sono a caccia di riscontri su otto partite dell'ultima fase dello scorso campionato, successive a quel Genoa-Bari, comunque molto discusso e che, in qualche modo, segnò una svolta (negativa) nel cammino sportivo del Bari. Come Bari-Chievo dello scorso marzo che finisce 2-1 per i veneti. Non solo intercettazioni telefoniche e dichiarazioni di testimoni e indagati. Nel fascicolo d'inchiesta, l'ipotesi di reato è associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, ci sarebbero anche le prove della presenza in città degli «zingari».

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