Raimondi: «Una sfida-spareggio
Delvecchio può farci male»

Per Cristian Raimondi il match contro il Lecce, in programma al Comunale domenica 12 alle 15, potrebbe nascondere sorprese e vecchi ricordi. Partendo dal presente, il difensore atalantino è uno dei candidati ad indossare la fascia di capitano, vista la squalifica di Consigli.

Per Cristian Raimondi il match contro il Lecce, in programma al «Comunale» di Bergamo domenica 12 alle 15, potrebbe nascondere sorprese e vecchi ricordi. Partendo dal presente, il difensore atalantino è uno dei candidati ad indossare la fascia di capitano, vista la squalifica di Consigli.

«La fascia di capitano è un po' sfortunata in questo periodo - ha affermato Raimondi -. Il capitano è Bellini senza ombra di dubbio e quando rientrerà la fascia sarà sua. Adesso ha girato di braccio in braccio ed è normale che per uno come me sia un sogno, pensando ai giocatori che l'hanno indossata in passato. Mi farebbe un enorme piacere e sarebbe un onore. Sono orgoglioso che i tifosi abbiano considerazione per me: riuscire a dare qualcosa per loro è il massimo. Io intanto ci spero, poi deciderà il mister».

Contro i salentini Raimondi si ritroverà di fronte l'ex compagno Gennaro Delvecchio e mister Serse Cosmi, che il difensore di Sedrina ebbe a Livorno nel 2009/2010.

«Due anni fa ero a Livorno con lui e quando arrivò conquistammo risultati importanti, come sta facendo a Lecce. E' un allenatore molto carismatico che cerca di scuotere i suoi giocatori dal punto di vista della determinazione. Con Gennaro non ci siamo sentiti, ma ci saluteremo come giusto che sia. Lo toglierei volentieri al Lecce, visto che può farci male, pensando ai suoi inserimenti e ai calci piazzati».

Tornando invece a parlare di punti e salvezza, la sfida contro i giallorossi è un altro spareggio fondamentale per i bergamaschi, che con i tre punti proseguirebbero senza ostacoli la loro corsa.

«Una vittoria sarebbe un bel passo avanti verso la salvezza come lo è stata quella di Cesena. Sono partite da vincere, anche se è importante non perdere, visto il buon margine di vantaggio e gli scontri diretti vinti all'andata. Faremo di tutto per vincere giocando davanti ai nostri tifosi. Non m'aspetto che vengano a fare la partita sotto il punto di vista del gioco, ma per cattiveria e rabbia: per loro una vittoria potrebbe riaprire i giochi. Sarà una vera battaglia».

A Raimondi il 2012 sta regalando parecchie soddisfazioni: schierato in campo a partire dalla sfida con la Juventus non ha mai deluso le aspettative. «Ci ho sempre creduto e sperato, perché nel calcio tante cose possono accadere. Lavorare a testa bassa è il mio motto, il quale mi ha portato a raccogliere tanti frutti. In certi momenti tanti pensieri passano per la testa, ma il fatto di averci sempre creduto mi ha premiato. Un po' di timore c'era perché è il primo anno che non gioco con costanza. Non sono mai andato in affanno e adesso inizio anche ad acquisire maggior brillantezza».

Simone Masper

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